
![]()
di Maria C. Ferrara
La CISL chiama a raccolta oltre mille delegati a Roma: basta rinvii, serve un patto vero per cambiare il Paese. Al centro lavoro dignitoso, giustizia sociale e un’Europa finalmente solidale ed efficace.
ROMA – Si è aperto ufficialmente nella Capitale il XX Congresso Confederale della CISL, appuntamento di rilevanza centrale per il mondo del lavoro e della rappresentanza sindacale in Italia. Il Congresso si sviluppa attorno al tema “Il coraggio della partecipazione. Responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Italia e l’Europa”, una riflessione profonda sulle sfide del presente e le prospettive future del Paese e dell’Unione Europea.
Alla presenza di oltre 1.000 delegate e delegati provenienti da tutto il territorio nazionale, insieme a rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e delle parti sociali, si sono aperti i lavori congressuali, caratterizzati da un confronto ampio e partecipato sui temi centrali per lo sviluppo economico, la giustizia sociale e la tenuta democratica.
Nel suo intervento, Daniela Fumarola ha richiamato con forza la necessità di dar vita a un “grande Patto della responsabilità”, che coinvolga Governo, organizzazioni sindacali e sistema produttivo in un’azione condivisa orientata alla crescita sostenibile, alla coesione sociale e al superamento delle disuguaglianze. “È tempo di superare antichi blocchi e ritardi. Serve un grande accordo per imprimere un cambiamento
strutturale all’economia e alla società italiane, nel solco dei valori richiamati dal Presidente della Repubblica”, ha affermato Fumarola.
La Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha sottolineato la necessità di un confronto serio e costruttivo tra Governo, sindacati e imprese, richiamando l’impegno comune come condizione imprescindibile per affrontare efficacemente le sfide economiche e sociali del Paese.
“Solo attraverso un impegno condiviso e responsabile possiamo affrontare le sfide economiche e sociali del Paese”, ha dichiarato Meloni. “Il lavoro dignitoso, la crescita sostenibile e la coesione sociale devono essere al centro delle politiche nazionali ed europee per garantire un futuro migliore a tutti i cittadini”.
Al centro del Congresso, la partecipazione viene riaffermata come principio fondativo e come strumento concreto di responsabilità collettiva.
“La corresponsabilità – ha sottolineato Fumarola – è una scelta difficile ma necessaria. La CISL non ha mai rinunciato al proprio ruolo propositivo e non intende farlo ora. Le decisioni che prendiamo oggi sono determinanti per il futuro economico, sociale e democratico del nostro Paese e dell’Europa”.
Rievocando le parole di Giorgio La Pira, la discussione si concentra sull’importanza della solidarietà e della condivisione come leve fondamentali per orientare il futuro in una nuova direzione, sottolineando il ruolo imprescindibile della comunità come pilastro della partecipazione civile.
Tra i temi affrontati con maggiore urgenza, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato indicato come uno strumento fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale. “Abbiamo ancora 130 miliardi da investire entro il 2026. Per non sprecare questa opportunità – ha dichiarato Fumarola – è necessario garantire stabilità nelle politiche pubbliche e continuità negli
investimenti”.
La CISL indica come priorità strategiche il rafforzamento degli investimenti in istruzione, formazione professionale, sanità e welfare, unitamente allo sviluppo di infrastrutture fisiche, digitali e sociali. Si tratta di elementi essenziali per favorire una crescita duratura, migliorare la qualità della vita e promuovere un’economia più equa e produttiva.
Il Congresso ha posto l’accento anche sul necessario rinnovamento del progetto europeo. La CISL propone una revisione del Patto di Stabilità, introducendo una “Golden Rule” che consenta di escludere dal calcolo del deficit gli investimenti pubblici ad alto impatto sociale e ambientale.
“È urgente rafforzare il pilastro sociale europeo – ha ribadito Fumarola – adottando politiche espansive e strumenti comuni per garantire equità e dignità nel lavoro”.
Le priorità europee individuate dalla CISL includono la promozione di salari equi e lavoro dignitoso, il contrasto alle disuguaglianze e alla povertà, l’attuazione di piani condivisi a livello europeo nei settori della sanità, dell’energia pulita e dei semiconduttori, nonché il completamento del Mercato Unico, con particolare attenzione ai servizi digitali ed energetici. A queste si aggiungono la richiesta di tolleranza zero verso l’evasione fiscale e la criminalità organizzata, il rafforzamento della sanità pubblica per eliminare le liste d’attesa, e l’estensione dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi di prossimità, al fine di costruire un welfare più inclusivo e vicino ai bisogni delle persone.
Il Congresso Confederale CISL 2025 rilancia un messaggio forte e chiaro: costruire un futuro più giusto, inclusivo e partecipato è possibile solo attraverso un impegno condiviso, orientato alla responsabilità, alla solidarietà e al lavoro come valore fondante della convivenza democratica.
“Non accettiamo di dover scegliere tra giustizia e futuro – ha concluso Fumarola –. Crediamo nel lavoro come espressione della dignità umana e nella dignità come fondamento di ogni politica pubblica. Partecipare non è un lusso: è una necessità, una scelta impegnativa, ma è l’unica via che ci consente di costruire, insieme, un’Italia e un’Europa migliori”.
