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Rivisondoli, Abruzzo — Sesto giorno di ritiro per l’Avellino, che sulle alture dell’Altopiano delle Cinquemiglia continua a forgiare condizione e identità in vista della prossima stagione di Serie B. La cornice è silenziosa e operosa, l’atmosfera rarefatta ma carica di determinazione. Il lavoro, sotto la guida di mister Raffaele Biancolino, procede a ritmi elevati.
Nella seduta mattutina, i calciatori sono stati impegnati in esercitazioni atletiche ad alta intensità: allunghi su tutto il rettangolo di gioco, pause brevi, ripartenze, ripetizioni. Un lavoro mirato a consolidare la tenuta fisica, fondamentale in un campionato lungo e logorante come quello cadetto. La risposta del gruppo è apparsa positiva: concentrazione, disponibilità e consapevolezza delle opportunità in gioco. Per molti si tratta della grande occasione.
Tra i presenti, anche Fabio Besaggio, ultimo arrivato in ritiro nella giornata di ieri. Il centrocampista ha subito preso parte alle attività, mostrando buona attitudine e personalità. Le sue doti tecniche saranno valutate con attenzione nei prossimi giorni, ma le prime impressioni sembrano incoraggianti.
Ad accompagnare il lavoro sul campo, anche un piccolo momento di culto sportivo. Sugli spalti è infatti apparso uno striscione dedicato a Juary, ex attaccante brasiliano noto per le sue danze attorno alla bandierina dopo ogni gol. Una figura iconica del calcio anni ’80, capace ancora oggi di evocare emozioni e immagini di un’epoca che molti tifosi biancoverdi portano nel cuore.
Nel frattempo, il mercato resta in fermento. In uscita, Alessio Tribuzzi è finito nel mirino del Vicenza. L’esterno offensivo rappresenta un obiettivo concreto per i veneti, ma la trattativa è bloccata da una questione economica legata alla buonuscita che l’Avellino dovrebbe riconoscere al giocatore prima del trasferimento. I contatti proseguono, ma servirà un passo avanti da parte dei club per arrivare alla chiusura.
Sempre sul fronte delle uscite, Marco Toscano, Salvatore Pezzella e Vincenzo Arzillo sono seguiti con attenzione dalla Casertana, che valuta possibili innesti a centrocampo. I tre profili offrono caratteristiche diverse, ma tutti potrebbero tornare utili al progetto tecnico dei falchetti.
Capitolo difesa: l’Avellino guarda anche ai giovani talenti. Nelle ultime ore è emerso il nome di Nosa Obaretin, difensore centrale classe 2003 di proprietà del Napoli. Il club campione d’Italia e l’Avellino stanno discutendo una possibile operazione in prestito. Obaretin, forte fisicamente e con margini di crescita, potrebbe rappresentare un’aggiunta utile per completare il reparto arretrato.
Infine, tiene banco il possibile ritorno in Irpinia di Roberto Insigne. Il trequartista campano è sempre più vicino a lasciare il Palermo, e l’Avellino appare in netto vantaggio per riportarlo al “Partenio-Lombardi”. L’accordo non è ancora stato definito nei dettagli, ma le parti si stanno avvicinando, e una fumata bianca potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Il lavoro a Rivisondoli prosegue, tra carichi atletici, suggestioni nostalgiche e strategie di mercato. L’Avellino costruisce senza clamore, ma con metodo e ambizione, consapevole che la Serie B non ammette leggerezze. E anche un semplice striscione, apparso in altura, ricorda che il calcio , prima di tutto , è ancora fatto di memoria e appartenenza. (Francesco Piccolo)

