
![]()
PARIGI – Il 14 luglio 1789 segna una data spartiacque nella storia europea e mondiale: in quel giorno, il popolo di Parigi assaltò la Bastiglia, prigione-fortezza simbolo dell’oppressione monarchica e dell’assolutismo dell’Ancien Régime. Quel gesto, carico di rabbia, speranza e desiderio di libertà, diede ufficialmente inizio alla Rivoluzione Francese.
La Bastiglia, situata nel cuore della capitale francese, era vista come emblema del potere arbitrario del re Luigi XVI: vi venivano rinchiusi i prigionieri politici, spesso senza processo, con il solo strumento delle famigerate lettres de cachet. Al momento dell’assalto, nella prigione vi erano soltanto sette detenuti, ma il valore simbolico dell’atto fu immenso.
Armati e determinati, migliaia di cittadini parigini, artigiani e borghesi si sollevarono, occupando l’edificio dopo ore di scontri con la guarnigione. Il governatore della Bastiglia, Bernard-René de Launay, fu catturato e successivamente giustiziato dalla folla.
L’eco dell’evento si propagò in tutta la Francia e in Europa: fu l’inizio del crollo dell’ancien régime, dell’affermazione dei principi di libertà, uguaglianza e fraternità, e del lento ma inesorabile avvento delle democrazie moderne.
Una festa nazionale che unisce storia e orgoglio
Dal 1880, il 14 luglio è festa nazionale in Francia. Ogni anno viene celebrato con solenni cerimonie, la tradizionale parata militare sugli Champs-Élysées a Parigi, fuochi d’artificio, concerti e momenti di festa popolare in tutto il Paese.
È il giorno in cui i francesi ricordano non solo la presa della Bastiglia, ma anche la nascita della loro Repubblica e dei suoi valori fondanti, divenuti nel tempo ispirazione per molti altri popoli in lotta per la libertà e i diritti civili.
