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Avellino – Un giorno di profonda commozione per la città, che oggi ha accolto le spoglie mortali di Fiorentino Sullo e della sua amata moglie Viretta de Laurentiis, figure legate indissolubilmente alla storia e all’identità del territorio irpino.
Fiorentino Sullo, uomo delle istituzioni, ministro della Repubblica, docente e intellettuale visionario, è stato tra i protagonisti della storia politica italiana del dopoguerra. Nato ad Avellino nel 1921, ha segnato con il suo impegno il destino dell’Irpinia e delle aree interne del Mezzogiorno, contribuendo a portare infrastrutture, riforme e diritti in territori troppo spesso dimenticati.
Riformista ispirato ai valori della Costituzione e del personalismo cristiano, Sullo è noto soprattutto per la sua proposta urbanistica del 1962, passata alla storia come “legge Sullo”, ancora oggi simbolo di una visione moderna, equa e lungimirante di pianificazione del territorio.
In un toccante post pubblicato su Facebook, la sindaca di Avellino Laura Nargi ha ricordato non solo l’eredità politica e istituzionale di Sullo, ma anche un legame personale:
“Conservo il ricordo della sua frequentazione della casa di mio nonno a Castelvetere, dove da giovane discuteva di politica e dove, forse, prese forma la sua passione repubblicana culminata con l’adesione alla Democrazia Cristiana.”
Un grazie sentito è stato rivolto dalla prima cittadina a Gianfranco Rotondi, promotore dell’iniziativa, e alla Fondazione Fiorentino Sullo, per aver reso possibile questo momento di alto valore simbolico e civile:
“Oggi Avellino può restituire a Sullo e alla sua famiglia un abbraccio collettivo”, ha scritto la sindaca, rivolgendo parole di profonda gratitudine alla figlia Marcella Sullo.
La memoria di Fiorentino Sullo, il suo rigore morale, il suo senso del dovere e l’idea della politica come servizio alla comunità rappresentano ancora oggi un patrimonio per le nuove generazioni.
“Che i valori della coerenza e dell’equità che ci lascia in eredità “,conclude Nargi,“possano accompagnare l’attività amministrativa di tutti noi.”
Una giornata solenne, dunque, per rendere onore a una figura che ha segnato la storia dell’Irpinia e del Paese, e che da oggi riposa nella sua terra natale, tra la sua gente.




