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Il 2 luglio del 1897 segna una delle date più importanti nella storia della scienza e della comunicazione: Guglielmo Marconi, giovane inventore italiano, ottiene a Londra il brevetto ufficiale per la sua “telegrafia senza fili”, la tecnologia che diventerà nota in tutto il mondo come radio.
Un evento che avrebbe cambiato radicalmente il modo in cui l’umanità comunica, superando per la prima volta nella storia il vincolo del filo per trasmettere segnali e messaggi a distanza.
L’intuizione di un genio
Marconi, allora appena ventitreenne, aveva iniziato i suoi esperimenti nel 1895 nelle campagne di Pontecchio, vicino Bologna. Affascinato dai recenti studi sui campi elettromagnetici di Hertz e dalle teorie di Maxwell, riuscì a trasmettere segnali radio attraverso l’aria, superando ostacoli naturali e distanze via via maggiori. Dopo aver trovato poca attenzione in Italia, si trasferì nel Regno Unito dove ottenne il sostegno della Posta britannica e brevettò ufficialmente la sua invenzione.
Un’invenzione che cambiò il mondo
Il brevetto del 2 luglio 1897 fu solo l’inizio. Negli anni successivi Marconi perfezionò la sua tecnologia, raggiungendo traguardi storici come la prima trasmissione transatlantica (1901), che dimostrò la possibilità di comunicare tra Europa e America via onde radio. Da quel momento, la radio divenne uno strumento imprescindibile: prima per la marina, poi per i media, e infine per il mondo civile.
La nascita della comunicazione di massa
Con la radio, nacque un nuovo mondo. Era possibile ricevere notizie, musica, intrattenimento, discorsi politici e avvisi pubblici direttamente nelle case, senza fili. La radio divenne protagonista nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, contribuendo a informare e unire le popolazioni. Negli anni ’20 e ’30, con la nascita delle prime stazioni radiofoniche, si affermò come mezzo di comunicazione di massa.
Marconi: Nobel e riconoscimenti
Per il suo contributo straordinario, Guglielmo Marconi ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1909 insieme a Karl Ferdinand Braun. Fu senatore del Regno d’Italia e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La sua eredità vive oggi in ogni forma di comunicazione senza fili, dalle trasmissioni radiofoniche ai sistemi Wi-Fi, dal Bluetooth alle telecomunicazioni satellitari.
Un’eredità senza tempo
Il 2 luglio 1897 non fu solo un giorno qualunque per la scienza. Fu il punto di partenza di una rivoluzione che ha cambiato il volto del mondo moderno. La radio ha abbattuto le barriere della distanza, portando con sé una promessa di connessione, cultura e libertà.
A più di un secolo di distanza, l’eco dell’invenzione di Marconi risuona ancora nelle onde invisibili che attraversano il nostro pianeta.
