AVELLINO. Processo per il pestaggio di Paolo Piccolo: udienza rinviata al 4 luglio. Tra gli imputati anche un 20enne di Baiano

AVELLINO. Processo per il pestaggio di Paolo Piccolo: udienza rinviata al 4 luglio. Tra gli imputati anche un 20enne di Baiano

Doveva segnare l’apertura ufficiale del processo per il brutale pestaggio di Paolo Piccolo, il detenuto ridotto in stato vegetativo all’interno del carcere di Bellizzi Irpino, ma l’udienza tenutasi questa mattina presso la Prima Sezione Penale del Tribunale di Avellino si è conclusa con un rinvio tecnico al prossimo 4 luglio.

La decisione è stata presa dal collegio presieduto dalla Dott.ssa Sonia Matarazzo, con a latere i giudici Fabrizio Ciccone e Michela Eligiato, per consentire la nomina di un curatore speciale per la vittima, come richiesto dal Pubblico Ministero, vista la gravissima condizione clinica di Piccolo, attualmente ricoverato presso il centro “Don Gnocchi” di Sant’Angelo dei Lombardi.

Tra i dieci imputati coinvolti nel procedimento figura anche Sabato Francesco Crisci, 20enne originario di Baiano, difeso dall’avvocato Antonio Falconieri. Il giovane è accusato, insieme agli altri, di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona.

Crisci, così come altri cinque imputati, è attualmente inserito nel rito ordinario che proseguirà con il processo principale. Altri tre – Zona Raffaele, Capone Giovanni e Paudice Agrippino – hanno invece optato per il rito abbreviato, per i quali il Pubblico Ministero Luigi Iglio ha già chiesto 12 anni di reclusione davanti al GUP Mauro Tringali.

Il pestaggio risale al 24 ottobre 2024, all’interno della sezione “primo piano destro” del carcere di Bellizzi Irpino. Secondo gli atti, Paolo Piccolo sarebbe stato aggredito con estrema violenza da un gruppo di detenuti armati di bastoni, oggetti appuntiti e bombolette spray. L’uomo avrebbe subito 22 coltellate, la frattura di costole e braccia, una perforazione polmonare e una lesione cranica che lo ha condotto al coma irreversibile.

Il processo potrebbe subire ulteriori rallentamenti, anche a causa dei tempi burocratici necessari alla nomina ufficiale del curatore speciale e alla completa costituzione delle parti. Il rischio concreto è che la fase dibattimentale possa slittare a settembre 2025, posticipando ancora l’accertamento delle responsabilità.

Il procedimento penale, che coinvolge dieci persone tra cui detenuti già noti alle forze dell’ordine, è seguito con grande attenzione dai media e dalle associazioni per i diritti umani.

Gli imputati sono difesi da un nutrito collegio legale composto, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Falconieri, Lucio Coppola, Fabio Gentile, Francesco Liguori, Domenico Dello Iacono, Antonella Senatore, Eduardo Izzo, e altri professionisti.

Il prossimo appuntamento giudiziario è fissato al 4 luglio 2025, quando si attende la formalizzazione del curatore della vittima e, si spera, l’avvio effettivo del dibattimento. Una tappa cruciale per far luce su uno degli episodi più inquietanti mai avvenuti nel sistema penitenziario irpino.