“La salita della fede: il popolo di Sant’Anastasia tra devozione e memoria”

“La salita della fede: il popolo di Sant’Anastasia tra devozione e memoria”

Sabato 3 maggio, la comunità di Sant’Anastasia si è ritrovata nello scenario incantevole di Sant’Angelo, sulla sommità del Monte Somma, per vivere uno dei momenti religiosi più significativi dell’anno. La celebrazione della Santa Messa, presieduta da padre Giorgio Tufano, ha rappresentato il cuore spirituale di una giornata intrisa di fede, simbolismo e profonda partecipazione popolare.

Nella suggestiva Cappella di Sant’Angelo, edificio storico immerso nella quiete del Parco Nazionale del Vesuvio e custode di oltre un secolo di storia, si è rinnovata un’antica liturgia che ha attraversato il tempo senza perdere la sua intensità. Un rito che, come in molte altre comunità, ha assunto nel corso degli anni la forma di una sincera devozione popolare, capace di unire sacro e tradizione in un legame indissolubile.

La giornata è stata preceduta dalla tradizionale processione che, come da consuetudine, ha visto la partecipazione di numerosi fedeli pronti a percorrere i sentieri del monte per raggiungere la cappella. Un pellegrinaggio che è anche un cammino simbolico: unire i passi della comunità nel nome della fede, salendo insieme verso un luogo che è al tempo stesso spirituale e identitario.

“Evviva le tradizioni”, hanno esclamato in molti al termine della celebrazione, testimoniando il forte senso di appartenenza e il desiderio di preservare questi momenti autentici. Non si è trattato solo di un evento religioso, ma di una vera e propria espressione dell’anima del territorio, capace di tenere vive le radici di una comunità che non dimentica la propria storia.

Anche quest’anno, Sant’Angelo ha saputo coniugare il silenzio della montagna con la voce della fede, regalando ai partecipanti un’esperienza che va oltre il rito e diventa memoria condivisa.