“Patto per l’Irpinia”, ieri l’iniziativa con Roberto Fico alla Stazione di Avellino: dieci punti e un nuovo percorso dopo l’esclusione della lista irpina.VIDEO

“Patto per l’Irpinia”, ieri l’iniziativa con Roberto Fico alla Stazione di Avellino: dieci punti e un nuovo percorso dopo l’esclusione della lista irpina.VIDEO

AVELLINO – Si è tenuto ieri, negli spazi della stazione ferroviaria di Avellino e di Avellino Scalo a Borgo Ferrovia, l’incontro dedicato alla presentazione del “Patto per l’Irpinia”, alla presenza del candidato Presidente della Regione Campania Roberto Fico. Insieme a lui hanno partecipato Maria Laura Amendola, Luigi Famiglietti, Franco Fiordellisi e Silvana Acierno, i quattro esponenti irpini che avevano dato vita alla lista territoriale a sostegno di Fico, lista che però non è stata ammessa alle elezioni regionali.

Nonostante l’esclusione, i quattro hanno confermato l’impegno politico al fianco del candidato Presidente, ribadendo la necessità di continuare un percorso programmatico costruito per e con il territorio.

Dieci punti per rilanciare le aree interne

Durante l’iniziativa è stata illustrata la piattaforma in dieci punti del Patto per l’Irpinia:

  • maggiore peso politico e istituzionale delle aree interne;

  • rafforzamento dei servizi essenziali;

  • lavoro e sviluppo economico;

  • tutela dell’acqua come bene pubblico;

  • transizione energetica partecipata;

  • sanità territoriale e di prossimità;

  • sostegno al settore agricolo;

  • politiche abitative e sicurezza antisismica;

  • democrazia partecipativa;

  • cultura, turismo sostenibile e governance integrata tra Comuni.

Un documento concepito come base per un lavoro continuo e condiviso nei prossimi anni.

“Continuiamo il percorso, al di là della mancata ammissione”

Amendola, Famiglietti, Fiordellisi e Acierno hanno sottolineato che l’uscita di scena formale della lista non interrompe il loro impegno politico:
«La nostra campagna – hanno dichiarato – va avanti esclusivamente a sostegno di Roberto Fico e nell’interesse dell’Irpinia. L’obiettivo è portare al centro della discussione regionale le priorità del territorio. Il Patto non è un testo definitivo, ma un metodo di lavoro, una piattaforma aperta che potrà essere arricchita e migliorata grazie al contributo di cittadini, associazioni, forze sociali ed economiche».

Il percorso continuerà nei prossimi incontri territoriali, dopo le tappe già svolte a Frigento e Calitri.

La stazione ferroviaria: un luogo simbolo dell’abbandono

La scelta della Stazione di Avellino – inaugurata nel 1879 e oggi priva di collegamenti attivi – ha voluto rappresentare la condizione delle infrastrutture irpine.
«Un simbolo – spiegano – del divario che l’Irpinia vive da anni. Da queste rotaie non passano più treni, ed è il segno di una mobilità negata e di opportunità mancate. Partire da qui significa chiedere un cambio di passo per tutto il territorio».

L’incontro si è concluso con un appello alla partecipazione e alla costruzione condivisa del Patto, affinché l’Irpinia possa finalmente ottenere il riconoscimento politico e infrastrutturale che merita.