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di Lucio Ianniciello
La situazione in casa Avellino è sempre più caotica, i play off, dopo la prestazione di Latina, sono un miraggio, la zona play out è più vicina (7 punti a dispetto degli 8 degli spareggi promozione). Una stagione con troppi alti e bassi, mancano 8 partite e purtroppo la preoccupazione c’è. Stamattina è stata convocata una conferenza stampa in cui ha parlato il ds Enzo De Vito, il quale però esordisce non facendo riferimento a nessuna eccezionalità, solo dei chiarimenti in relazione ad una tale situazione.
“Nel calcio ci vuole tempo, a giugno si è chiuso un ciclo, abbiamo indicato degli obiettivi per evitare l’appiattimento a cui una stagione del genere potrebbe portare, ma non è così. Io ho 2 anni di contratto, poi ci incontreremo. Questa è una società seria. Dispiace vedere Taccone in questo modo. A noi non manca niente, il Presidente deve raccogliere perché ci ha messo sempre la faccia”. La sconfitta del Francioni è stata bruciante e il ds parla di prestazione vergognosa, poi però allarga il raggio: “Ciano è un protagonista nel Cesena, De Carli gioca in Serie A tedesca con una squadra seconda in classifica, Moukulu senza i rigori è il vice capocannoniere della B, Trotta. Queste scelte non furono accolte benissimo ma il tempo è galantuomo, per non parlare di Bittante migliore in campo contro la Juventus nella partita di sabato scorso o Izzo al Genoa. Gli errori sono stati fatti ma abbiamo 44 punti. Tranne Novara e Latina non ho visto debacle. Se questo è fallimento, ben vengano i fallimenti”. Ancora sulla gara di Latina: “Al 20′ Gavazzi zoppicava, Jidayi già si era infortunato, Bastien veniva dal Belgio. Come facciamo a giudicare Marcolin con contingenze del genere? Dopo Latina tutti abbiamo fatto il mea culpa, difficoltà di approccio, spero sia un episodio isolato. Dobbiamo dare conto ai tifosi puri e veri”. Anche quest’anno l’Avellino può mettere sul piatto alcuni gioielli: “Biraschi dalla panchina a Grosseto in Lega Pro ad una possibile Serie A. Ora ci sono problemi mentali e fisici, non parlerei di vecchia guardia. Meno ci si sbilancia e meglio è”.
Un accenno anche al prossimo avversario: “Il Pescara vale Cagliari e Crotone. È una partita fondamentale”. Tesser – Marcolin: “Attilio è un nostro tesserato, anche il Napoli è passato dal 4-3-1-2 al 4-3-3, il modulo sta all’allenatore deciderlo. Contro il Crotone il 4-3-3 di Marcolin mi pare abbia funzionato. La formazione viene stilata anche in base all’avversario e agli infortuni”. De Vito non può non ammettere il momento difficile dei lupi ma, a sua detta, soprattutto per il post Latina, poi precisa: “Il nostro Presidente ha un grande carisma, beato lui, io lavoro. Compaio poco non per paura, ho la coscienza a posto. In una società snella come la nostra parla il Presidente. I calciatori devono lavorare, gli alibi son finiti. Fino al primo luglio su certe cose non mi posso esprimere
“.
Presente in sala stampa anche Walter Taccone che non risparmia delle stoccate a fine conferenza stampa: “Come mai certi giornalisti non si vedono? Troppi parlano a vanvera, con un microfono in mano è facile dire stronzate. Questo è un ambiente pulito, de visu venga chi vuole. Siamo stufi di persone che vanno in TV a raccontare storielle, ciò mi angoscia”. Un finale più che frizzante, il prossimo capitolo venerdì sera, anticipo contro il Pescara.
