Calcio Serie C, 38a giornata. L’Avellino, in dieci dal 33′, naufraga a Foggia (2-0) e finisce quarto.

Calcio Serie C, 38a giornata. LAvellino, in dieci dal 33, naufraga a Foggia (2 0) e finisce quarto.

Foggia (4-3-3): Dalmasso; Martino, Girasole, Sciacca, Rizzo (39′ st Nicolao); Gallo, Petermann, Rocca (29′ st Garofalo); Merola (15′ st Vitali), Curcio (39′ st Ferrante), Di Grazia (15′ st Turchetta). A disp.: Volpe, Di Pasquale, Garattoni, Di Paolantonio, Maselli, Rizzo Pinna, Tuzzo.  All.: Zeman.

Avellino (3-5-2): Forte; Silvestri, Dossena, Bove; Ciancio (37′ st Rizzo), Carriero, Aloi, Mastalli (1′ st Micovschi), Mignanelli (1′ st Matera); Kanoute (21′ st Kragl), Murano (37′ st Plescia). A disp.: Pane, Pizzella,  Scognamiglio, Stanzione, Matera, Micovschi, Mocanu. All.: Gautieri.

Arbitro: Maranesi di Ciampino.

Assistenti: Salvalaglio di Legnano, Lazzaroni di Udine, Guerra di Venosa (quarto uomo).

Note: Chiuse le due curve dello stadio “Zaccheria”,  33′ pt espulso Aloi; ammoniti Bove, Scognamiglio dalla panchina, Silvestri, Matera, Petermann, Gallo; calci d’angolo 3-1; recupero p.t. 1′, s.t. 4′.

Reti: 8′ pt Merola, 9′ st Curcio.

di Lucio Ianniciello

Missione fallita per l’Avellino, perde a Foggia 2-0, si complica la vita rimanendo in 10 dal 33′ e finisce quarto, il peggior piazzamento che si potesse sperare. Catanzaro e Palermo invece vincono a Vibo e Bari prendendosi secondo e terzo posto. Solo prima del gol foggiano, all’8′, i lupi hanno dato discreti segnali, poi il naufragio. Un  gol per tempo per la squadra di Zeman che ha corso il doppio. L’Avellino entrerà in gioco nei playoff dal 4 maggio prossimo.

Gautieri rimane fedele al 3-5-2, in difesa il sacrificato è Scognamiglio, in mediana trova spazio Mastalli, sugli esterni Ciancio e Mignanelli, in attacco Kanoute e Murano. Indisponibili Tito, Di Gaudio, Maniero, Chiti, in extremis De Francesco per sintomi influenzali. Non al meglio Kragl e Plescia, in panca. Solito 4-3-3 per Zeman, tra le riserve gli ex Garofalo e Di Paolantonio, il tridente offensivo è composto da Merola, Curcio e Di Grazia.  Lupi subito pericolosi, al 3′ Carriero imbecca Murano che da buona posizione manda la sfera sopra la traversa. Dal gol sbagliato al gol subito, all’8′ Alberto Rizzo vede Merola servendolo, la difesa irpina pecca e l’attaccante rossonero di testa batte Forte per il vantaggio foggiano. Partenza scoppiettante, due giri di lancette per il servizio di Mignanelli a Murano, zuccata  di quest’ultimo fuori misura. Botta e risposta, è la volta di Petermann, conclusione dalla distanza a lato di poco. Notizie non confortanti da Bari, Palermo in vantaggio e al momento Avellino quarto in classifica. Gli irpini, già caduti in un paio di volte nella trappola del fuorigioco, patiscono il dinamismo dei pugliesi. Al 33′ la salita si fa ancora più irta, espulso Aloi per un fallo a gamba alta su Gallo. Il Foggia cerca di approfittarne, Rocca chiama Forte, con un tiro a giro, a rispondere presente. Anche il Catanzaro passa in vantaggio a Vibo, peggio non potrebbe andare per l’Avellino. Si va negli spogliatoi, satanelli in vantaggio di un gol e di un uomo.

Gautieri inserisce Micovschi e Matera per Mastalli e Mignanelli. Dopo il rosso ad Aloi e i gialli a Bove e Scognamiglio, ammonizioni anche per Sivestri e Matera. E’ notte fonda in casa avellinese, punizione di Curcio, saponetta di Forte e il Foggia raddoppia. Sul velluto i padroni di casa, al 62′ il subentrato Vitali si fa beffe di Bove e tira alto. Intanto Kragl rimpiazza Kanoute. Al 72′ la prima conclusione nello specchio della porta pugliese è di Carriero, servito da Murano, bravo Dalmasso a deviare in corner. A Vibo e Bari, Catanzaro e Palermo blindano rispettivamente il secondo e terzo posto con il gol dello 0-2. Altro squillo dei lupi, Kragl da calcio di punizione si vede neutralizzare il tiro da Dalmasso.  In campo il lionese Garofalo, sostituisce Rocca. Gautieri butta nella mischia Plescia e Rizzo per Murano e Ciancio, anche Zeman ternina i cambi. Proprio Plescia ci prova, il suo tentativo è piuttosto velleitario e Dalmasso non ha problemi. Non succede più niente, dopo 4′ di recupero il triplice fischio dell’arbitro Maranesi. I lupi escono con le ossa rotte in vista dei playoff.