La Parola della Domenica. ‘’Disponibili alla luce dell’Amore’’

La Parola della Domenica. ‘’Disponibili alla luce dell’Amore’’

TERZA DOMENICA DI PASQUA    – ANNO A –
Dal Vangelo secondo Luca 24,13-35

Dopo i fatti della passione e della morte di Gesù, due discepoli  lasciano Gerusalemme, per recarsi verso il loro villaggio di nome Emmaus. Nel loro cuore regna la delusione e l’amarezza.
Chissà quante volte anche noi viviamo l’esperienza della sfiducia e della stanchezza. Ma, ad un certo punto, c’è la sorpresa: Gesù si fa vicino ai discepoli proprio nel momento in cui essi l’hanno messo in discussione e l’hanno scartato con fretta. Davanti a questo atteggiamento Gesù reagisce con parole forti e decise: ‘’Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti’’. Gesù smuove i discepoli increduli, invitandoli a ‘’leggere’’ in profondità la Scrittura. Gesù, infatti, è l’unico personaggio della storia preceduto da duemila anni di profezie puntualmente avverate.
Pascal diceva: ‘’ Il Vecchio Testamento guarda Gesù come suo atteso, il Nuovo come a suo modello. Tutti e due come a loro centro ’’. Pensiamo al profeta Isaia che realizza una fotografia della Passione: ‘’ Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire … ‘’. E sulla croce? Gesù ricorda il salmo 22: ‘’ Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Un branco di cani mi circonda … ‘’.
Gesù accende la luce della Parola di Dio per illuminare i passi stanchi dei due discepoli. Oggi Gesù sta facendo la stessa cosa con noi. I due discepoli sicuramente restano colpiti dalle parole di Gesù ma non sono ancora entrati nella fede, restano ancora ‘’tardi di cuore nel credere … ‘’. Gesù allora mentre va avanti e sta per lasciarli, prontamente i due discepoli implorano Gesù perché resti con loro: ‘’Resta con noi perché si fa sera e il giorno volge al declino ‘’.
Queste parole sono un grido di umiltà, sono una dichiarazione di bisogno di ‘’Qualcuno’’.
E’ a questo punto che Gesù si fa riconoscere: ‘’ Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro’’.
Eccolo il ‘’sacramento’’ che ci permette di riconoscere Gesù: l’amore che si concretizza nell’Eucaristia e il vissuto della carità! Spezzare il pane cioè il corpo, darsi per il bene e la salvezza.
Auguri di una vita offerta e disponibile alla luce dell’amore.

Don Giuseppe Parisi