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Andrea Nappi – 5 classe –
sezione A Ls
Un nuovo ed interessante momento di lettura e riflessione -martedì 2 dicembre– nella Sala conferenze “Francesco Vecchione” dell’ Istituto superiore Masullo–Theti, nell’ambito del progetto socio- formativo “ Incontro con l’autore”.
Le ragazze e i ragazzi delle classi 2^C afm, 3^D inf, 3^A afm, 4^A tel, 5^A ls e 5^A bio, guidati nella lettura dalle docenti Maria Tulino, Anna Tanzillo, Nicla Serpico, Titti Falco e Adele Giugliano hanno incontrato Patrizia Rinaldi, autrice del romanzo “Mare di pietra”. Ha coordinato l’evento, la prof.ssa Susy Barone.
Scrittrice napoletana e grande conoscitrice del mondo giovanile, Patrizia Rinaldi ha parlato del suo percorso professionale e dei progetti a cui ha preso parte, tra i quali spiccano le attività e le iniziative sviluppate nelle carceri, realtà molto difficil e complesse. Queste esperienze hanno influenzato profondamente il suo modo di raccontare e di costruire i personaggi, perché – come ci ha spiegato – “la criminalità è lo sfregio della bellezza”.
Durante l’incontro abbiamo posto domande–chiave sui temi del romanzo. La scrittrice ci ha raccontato che per lei il mare rappresenta un luogo di bellezza, mistero e profondità, ma anche uno spazio in cui si nascondono paure, segreti e ferite.
Nei personaggi del romanzo si trovano bene e male, forza e fragilità, perché nessuno vive è del tutto positivo o negativo: tutti, a loro modo, affrontano scelte difficili.
Molti gli argomenti interessanti di cui abbiamo parlato: il bullismo, la violenza, la depressione, la criminalità giovanile, problemi che appartengono alla vita reale e non solo alla narrativa. Patrizia Rinaldi ci ha spiegato che la scrittura può diventare uno strumento per dare voce a queste situazioni e per provare a comprenderle.
Una frase che ci ha colpiti particolarmente è stata: «La scrittura è uno strumento del sentimento». Scrivere, secondo Patrizia Rinaldi, significa trasformare i sentimenti in parole.
Alla domanda posta all’autrice di descrivere “Mare di pietra” con tre parole, Patrizia Rinaldi ha scelto “divertimento, amicizia e profondità”, a cui la prof.ssa Barone ha aggiunto “contrasto”, visto che il romanzo si muove tra poesia e noir, raccontando un’indagine al tempo stesso poliziesca ed interiore.
Ma soprattutto la scrittrice ci ha ricordato che la letteratura può aiutarci a capire la realtà e che dietro ogni storia, anche quella più dura, può esserci bellezza.






