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Ogni anno, intorno all’11 novembre, il calendario regala qualche giorno di clima mite e cielo sereno: è la celebre Estate di San Martino, un periodo che da secoli affascina contadini, meteorologi e amanti delle tradizioni popolari.
Un piccolo miracolo atmosferico che interrompe per un attimo i primi freddi dell’autunno, portando con sé un tepore che profuma di mosto e di castagne.
Il nome deriva da San Martino di Tours, vescovo francese vissuto nel IV secolo.
Secondo la leggenda, durante un giorno di pioggia e vento, Martino incontrò lungo la strada un mendicante infreddolito. Mosso a compassione, tagliò con la spada il suo mantello e ne donò metà all’uomo.
Subito dopo, le nuvole si diradarono e il cielo tornò sereno: da allora, si dice che ogni anno, intorno all’11 novembre, il clima si addolcisca in ricordo del gesto di carità del santo.
L’Estate di San Martino è anche sinonimo di vino novello, di castagne arrostite e di feste contadine.
Un tempo, l’11 novembre segnava la fine dei raccolti e l’inizio dei nuovi contratti agricoli: non a caso, i proverbi popolari raccontano che “A San Martino, ogni mosto diventa vino” o che “Per San Martino si lascia il vecchio e si prova il nuovo”.
In molte regioni italiane, da Nord a Sud, si organizzano ancora sagre e fiere dedicate al santo, tra brindisi, caldarroste e musica popolare.
Dal punto di vista scientifico, l’Estate di San Martino è spiegata come un periodo di alta pressione atmosferica che può verificarsi nel Mediterraneo tra la fine di ottobre e la metà di novembre.
Questo anticiclone porta temperature più miti e giornate di sole dopo le prime perturbazioni autunnali.
Non sempre si manifesta con la stessa intensità, ma quando accade, è una parentesi luminosa prima dell’arrivo del vero inverno.
Al di là del folklore e delle spiegazioni meteo, l’Estate di San Martino rappresenta anche un simbolo di speranza e calore umano.
Come il gesto del santo, è un invito a riscoprire la generosità, a condividere ciò che si ha e a godersi gli ultimi giorni di luce prima della stagione fredda.
Così, tra un bicchiere di novello e un raggio di sole pomeridiano, novembre ci regala ancora un piccolo assaggio d’estate — breve, ma capace di scaldare il cuore.
