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NAPOLI – In Campania si registra una situazione di forte pressione amministrativa a seguito di un’impennata nei verbali per uso del telefono cellulare durante la guida. L’intensificazione dei controlli da parte dei Carabinieri, in particolare sulle strade provinciali e statali, sta generando un numero elevatissimo di segnalazioni alle Prefetture, che faticano a smaltire le pratiche nei tempi previsti dalla normativa.
Secondo fonti vicine agli ambienti amministrativi, il problema principale riguarda la gestione delle procedure di sospensione delle patenti, che devono essere notificate entro termini precisi, pena l’annullabilità del provvedimento. Tuttavia, l’accumulo di fascicoli sta rallentando drasticamente l’iter, mettendo in difficoltà gli uffici competenti e creando disagi sia per i cittadini coinvolti che per l’intero sistema di sanzioni amministrative.
Molti automobilisti multati per aver utilizzato lo smartphone al volante stanno infatti ricevendo le comunicazioni di sospensione della patente con notevole ritardo, in alcuni casi oltre i limiti consentiti. Una situazione che apre la strada a ricorsi e contenziosi, con l’effetto di intasare ulteriormente il lavoro delle Prefetture e creare un effetto a catena.
Il fenomeno, che si registra in particolare nelle province di Napoli, Caserta e Salerno, ha riacceso il dibattito sull’equilibrio tra rigore repressivo e capacità amministrativa. Se da un lato l’attività delle forze dell’ordine è fondamentale per scoraggiare comportamenti pericolosi alla guida, dall’altro la macchina burocratica sembra non reggere l’urto di un’applicazione massiccia delle nuove disposizioni del Codice della Strada.
Intanto, tra gli automobilisti cresce il malumore. Alcuni denunciano la mancanza di chiarezza sulle tempistiche e sui propri diritti, mentre altri evidenziano l’inadeguatezza delle strutture amministrative nell’affrontare situazioni emergenziali di questo tipo.
Non si esclude, nei prossimi mesi, un intervento del Ministero dell’Interno per riorganizzare le procedure di gestione e rafforzare gli organici degli uffici prefettizi. Nel frattempo, resta alta l’attenzione su un tema che tocca quotidianamente migliaia di cittadini e che richiama la necessità di conciliare prevenzione stradale e tutela delle garanzie amministrative.
