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Il 12 dicembre 1969 rimane una delle date più drammatiche e decisive della storia repubblicana italiana. Alle ore 16:37, una violenta esplosione scuote il salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano, gremito di agricoltori e clienti in attesa dell’apertura pomeridiana degli sportelli.
L’ordigno, sistemato sotto un tavolo, deflagra con forza devastante:
17 persone perdono la vita, 88 rimangono ferite.
È l’inizio di una scia di attentati e violenze che segnerà gli anni successivi e che passerà alla storia come la “strategia della tensione”.
La strage di Piazza Fontana non è soltanto un tragico episodio di terrorismo: è uno spartiacque. La bomba apre una stagione di paura e sospetti, di indagini tortuose e depistaggi che negli anni porteranno a collegare l’attentato a gruppi neofascisti e a settori deviati degli apparati dello Stato, inaugurando un periodo buio della storia italiana.
Quel pomeriggio del 1969, Milano si ritrova improvvisamente sotto choc. Piazza Fontana diventa il luogo del dolore e della memoria collettiva. Subito dopo l’esplosione, sul posto accorrono vigili del fuoco, medici, carabinieri e cittadini che cercano di prestare aiuto ai feriti. Le scene sono drammatiche: macerie, vetri infranti, corpi estratti dalle rovine, un silenzio irreale interrotto solo dalle sirene e dalle urla.
Le indagini successive, segnate da errori, omissioni e depistaggi, apriranno un capitolo complesso della storia giudiziaria nazionale. Il nome di Giuseppe Pinelli, l’anarchico morto precipitando dalla finestra della Questura di Milano, e la vicenda del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972, diventeranno ulteriori simboli di un Paese lacerato.
A oltre cinquant’anni dall’accaduto, la strage di Piazza Fontana resta un monito indelebile:
una ferita che chiede verità, una memoria che il Paese continua a custodire per ricordare le vittime innocenti e per affermare il valore della democrazia contro ogni forma di violenza.
Il 12 dicembre non è solo un ricordo.
È un impegno civile che si rinnova ogni anno.
