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GINEVRA – 29 ottobre 1863. In una sala del Municipio di Ginevra, cinque uomini si riuniscono con un’idea rivoluzionaria: creare un’organizzazione neutrale per soccorrere i feriti in guerra, senza distinzione di uniforme o nazionalità.
Nasce così il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), destinato a cambiare per sempre il modo in cui il mondo affronta i conflitti armati.
L’idea nata dal sangue di Solferino
Il vero motore dell’iniziativa è Henry Dunant, un imprenditore e filantropo svizzero che, nel 1859, si trovò testimone della battaglia di Solferino, in Italia settentrionale.
Davanti a migliaia di feriti abbandonati sul campo, Dunant organizzò soccorsi improvvisati con i civili del posto, ripetendo la frase che sarebbe diventata il suo credo:
“Tutti fratelli.”
Profondamente colpito da quella tragedia, scrisse nel 1862 il libro Un ricordo di Solferino, in cui propose due idee allora rivoluzionarie: la nascita di società di soccorso volontarie in ogni nazione e la creazione di una convenzione internazionale per garantire la neutralità del personale medico in guerra.
La Conferenza di Ginevra e i “Cinque di Dunant”
Le proposte di Dunant convinsero quattro illustri ginevrini — Gustave Moynier, Guillaume-Henri Dufour, Louis Appia e Théodore Maunoir — a unirsi a lui.
Il 29 ottobre 1863, i cinque fondarono il Comitato Internazionale per il Soccorso ai Feriti, che presto diventerà il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Alla conferenza parteciparono rappresentanti di 16 nazioni europee, che approvarono principi ancora oggi validi:
la creazione di società nazionali di soccorso,
la neutralità dei feriti e dei soccorritori,
e l’adozione di un emblema comune — una croce rossa su fondo bianco — ispirato alla bandiera svizzera invertita, simbolo di pace e protezione.
La prima Convenzione di Ginevra
L’anno successivo, nel 1864, i governi firmarono la Prima Convenzione di Ginevra, riconoscendo ufficialmente le idee del Comitato.
Per la prima volta nella storia moderna, la legge internazionale stabiliva che, anche in guerra, l’umanità dovesse prevalere sulla violenza.
Il principio fondamentale era semplice ma rivoluzionario: proteggere chi non combatte, curare chi soffre, rispettare chi soccorre.
Un’eredità che vive ancora oggi
A più di 160 anni di distanza, il CICR è una rete mondiale con oltre 190 società nazionali e milioni di volontari.
Dalla Siria all’Ucraina, dal Sudan a Gaza, le sue missioni restano un punto di riferimento per l’assistenza umanitaria imparziale.
L’organizzazione continua a operare con lo stesso spirito dei fondatori: neutralità, imparzialità e umanità.
Ogni volta che una croce o una mezzaluna rossa appaiono su un veicolo o un ospedale da campo, è il segno tangibile di una promessa mantenuta.
Curiosità storiche
Nel 1876, durante la guerra russo-turca, l’Impero Ottomano adottò come simbolo la Mezzaluna Rossa, più conforme alla cultura islamica.
Henry Dunant ricevette nel 1901 il primo Premio Nobel per la Pace, riconoscimento condiviso con il pacifista Frédéric Passy.
La sede centrale del CICR si trova tuttora a Ginevra, accanto al Museo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
