3 Dicembre 2025: giornata internazionale delle persone disabili 

3 Dicembre 2025: giornata internazionale delle persone disabili 

Proponiamo ai nostri lettori una approfondita riflessione sul tema della disabilità, nel giorno in cui il mondo intero pone la propria attenzione su questo specifico aspetto. Lo spunto ci viene dalle risposte che ci propone il preside Vincenzo Serpico, coordinatore del Forum delle persone disabili di Avella e presidente della associazione Movimento Apostolico Ciechi per la diocesi di Nola.
Come vive la sua situazione di disabile inserito nel mondo della scuola, dell’impegno sociale, di quello culturale e della politica?  “Credo che il mio vivere quotidiano sia omologabile a quello di una persona qualsiasi, che al di là delle difficoltà causate dalla cecità, si relaziona con gli altri nel mondo del lavoro e della società più in generale in una situazione di parità”. 
Quali sono le difficoltà che quotidianamente deve affrontare nel suo vivere da persona disabile?La mancanza di autonomia personale nei movimenti è da considerare un handicap vero e proprio, sia di natura psicologica che di natura fisica. La propria giornata deve essere costellata dalla disponibilità e dalla solidarietà delle altrui persone, in primis i familiari e subito dopo, la vasta costellazione degli amici e delle conoscenze”. 
Nel suo risiedere ad Avella, quali problematiche evidenzia nel paese? “La problematica delle barriere architettoniche non è stata risolta del tutto, così come mi sembra piuttosto mediocre il senso civico di quei cittadini, che occupano irresponsabilmente i posti auto destinati ai disabili, oppure occupano indebitamente i varchi di accesso alle attività commerciali con ostacoli di varia natura, che sottopongono le persone disabili, soprattutto motorie, ad una vera e propria gincana o ancora coloro che ostruiscono le salite con scivoli alle varie piazze del nostro luogo abitativo. Comunque, bisogna oggettivamente riconoscere al sindaco Vincenzo Biancardi delle precise sensibilità sul tema e bisogna riconoscere la Sua volontà a rendere la disabilità come un tema su cui discutere, programmare e progettare azioni sul territorio”. 
Cosa pensa dell’associazionismo e delle aggregazioni organizzate pro-disabilità? “Un valido esempio di come le associazioni possano divenire un campo concreto di impegno e di lotta per l’inclusione sociale è rappresentato dal Movimento Apostolico Ciechi. È un insieme di laici vedenti e non vedenti che in una struttura diocesana e nazionale, si riuniscono periodicamente e propongono idee nell’ambito della collaborazione, della condivisione e della solidarietà con singoli e con enti privati sul terreno della inclusione scolastica, della pluriminorazione, della cooperazione con i non vedenti del Terzo e del Quarto Mondo, mi permetto di indicare nel Forum delle persone disabili un sistema di aggregazione valido, per dare alle persone in difficoltà ed alle loro famiglie l’opportunità di fare sentire la loro voce!”
Per raggiungere i suoi livelli sociali, lavorativi e culturali, di quali mezzi si è avvalso? “Fin dal mio percorso universitario ho usato per lo studio libri con scrittura in Braille, oppure, grazie alla disponibilità di mio padre, ho avuto modo di ascoltare le registrazioni di pagine e pagine di volumi scelti e prescritti dai docenti delle singole cattedre.I concorsi a cattedre per divenire dirigente scolastico sono stati affrontati con l’aiuto di sussidi digitali e con la navigazione in siti specifici con l’ausilio degli occhi di mia moglie. Nel mio lavoro da docente, di preside e attualmente di coordinatore didattico usufruisco quotidianamente della collaborazione con docenti e con assistenti amministrativi”. 
 Se potesse, quali tappe indicherebbe per il futuro come conquiste a favore delle persone disabili? “Ritengo che nella vita sociale si debbano infittire tutte le forme di servizio di supporto delle persone in difficoltà, attraverso l’accompagnamento, la concreta rete di trasporti intercomunali, l’irrobustimento della assistenza domiciliare ed una seria politica di sgravi fiscali nei confronti di tasse riferite al consumo dell’acqua, ai rifiuti urbani, alle utenze elettriche e telefoniche e così via”. 
Nel suo caso e visto la sua esperienza di delegato alla disabilità e coordinatore del Forum delle persone disabili in Avella, quali osservazioni può fare per il tempo prossimo? “Ritengo che nel nostro Comune bisogna incominciare a considerare desueto il ruolo del delegato alla disabilità e pensare immediatamente alla legittimazione della figura di un garante delle persone disabili. Un reclutamento che non debba passare attraverso le scelte monocratiche di un sindaco, ma attraverso un bando pubblico per titoli, legittimato con tutti i carismi della probita’ e della trasparenza”. 
Per Lei le ricorrenze come quella della giornata internazionale hanno un senso? “Se esse determinano le condizioni per una attenzione ed una sensibilizzazione maggiore rispetto al tema della disabilità, ben vengano, ma se dovessero ridursi ad una periodica e ripetuta celebrazione teorica e di facciata, allora varrebbe la pena di considerarla un giorno come gli altri”.