Grossi: “La debolezza dei partiti ha indebolito la democrazia e la partecipazione”

Grossi: La debolezza dei partiti ha indebolito la democrazia e la partecipazione”

Sullo stato di salute del nostro sistema democratico hanno scritto persone più importanti del sottoscritto, e sulla stessa funzione dei partiti o movimenti politici nel nostro paese. I partiti, quali formazioni e associazioni di diritto privato con evidente rilevanza pubblica, un tempo erano luoghi di formazione di classe dirigente e di preparazione per giovani amministratori. Oggi invece sono , quasi esclusivamente ridotti, meri comitati elettorali finalizzati alla raccolta del consenso per vincere le elezioni di turno, selezionando la classe dirigente in base al criterio del piu ” fedele” al capo di turno. Gli stessi congressi, vengono celebrati come momento di passerella politica ed istituzionale, non come momento di confronto e di condivisione su una piattaforma programmatica ed ideale.

Questa trasformazione ” in negativo ” della forma partito ha condizionato e non poco il nostro sistema democratico, riducendo la notevolmente la sana partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e democratici.
I partiti, che secondo l’articolo della Costituzione sono, concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale, non sembrano più essere il luogo di preparazione culturale ed ideale per futuri politici e amministratori, di fatto tradendo lo spirito della nostra carta costituzionale. I padri costituenti prefiguravano il ruolo dei partiti come ” istituzioni di fatto ” e ai quali assegnavano il compito di mediazione tra la società civile e le amministrazioni pubbliche
Ad ogni modo, i partiti e i movimenti appaiono ancora oggi elementi essenziali per garantire il buon funzionamento della democrazia sia diretta che rappresentativa , occorrerebbe però tornare alla forma partito di un tempo , dove si partiva dalla preparazione e dalla conoscenza culturale, insieme ad una ideologia ben precisa che orientava sul piano assiologico le scelte di fondo dei partiti politici e di conseguenza dei rappresentanti e dei rappresentati.
In definitiva, dobbiamo auspicare al ritorno della organizzazione dei partiti come prefigurato dalla Costituzione al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, anche sotto forma di controllo dell’operato politico e amministrativo, utilizzando criteri meritocratici nella selezione della classe dirigente , al fine di svolgere un ruolo di equilibrio democratico nel paese.

Dott. Marco Grossi