
Da giorni stiamo ricevendo immagini e testimonianze, che ci giungono dalla Striscia di Gaza. Un popolo, quello palestinese, che sta subendo giorno dopo giorno la decimazione di bambini, uomini e donne, anziani per il cannoneggiamento dei buzzer israeliani e per le bombe dell’esercito di Netanyahu. La comunità internazionale “a parole” condanna costantemente questa situazione, ma “nei fatti” non si mostra concretamente pronta a nette posizioni politiche! Piange il cuore nel vedere bambini uccisi, mentre provano ad ottenere qualcosa da mangiare. Un proverbio africano dichiara che “i bambini sono le fondamenta di un popolo che vuole crescere”, quindi in Palestina “qualcuno” sta minando al genocidio di una razza, quella palestinese, in risposta di un atto terroristico grave, risalendo al 7 ottobre 2024: nove mesi di guerra! Hamas è da considerare un gruppo di terroristi che non debba essere confuso con la gente umile, fragile ed indifesa, né come rappresentanti di un popolo, ma di quest’ultimo deve essere considerata una frangia minoritaria. Sarebbe opportuno che la Comunità europea ed i ventisette Paesi che la compongono, deliberasse la volontà di “voler riconoscere lo stato della Palestina”, nell’ottica di “due popoli e due Stati”. Disgusta l’idea di chi vorrebbe liberare quei territori da chi legittimamente vi risiede, mandando loro in una sorta di ” diaspora ” in altri luoghi, ipotizzando la creazione a Gaza e dintorni, di una riviera aperta al turismo ed alla ricchezza.
Nessuno si abitui a quanto sta accadendo e, senza cadere in uno sterile antisemitismo ( possibile, rischioso e strisciante ), si facciano tutti gli sforzi per mettere fine ” all’innocente ” sangue versato dalla gente di Palestina: basta!
Vincenzo Serpico