BAIANO. Esercizi d’introspezione psico-teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi- X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto

BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto

di Gianni Amodeo

Fotoservizio di Carlo Melissa

Leggerezza di approccio e  riflessioni di pregevole intensità, nel cogliere e rappresentare sul filo dell’analisi a tutt’arco i significati, palesi o finemente mistificati  nell’incastro di parole e del linguaggio delle personepersonaggi, che ne scandiscono i ritmi di trama, a fronte delle molteplici sfaccettature della realtà e dei suoi mutevoli profili. E con i compromessi che ne derivano, in gran fiumana.

E’ il mix di spigliata ideazione e limpida fluidità, ch’è valso a far da bussola d’orientamento e affidabile viatico per la conoscenza delle donne, nel cui vissuto di idealità, visioni del mondo ed esperienze scorre e si dipana la narrazione dell’omonimo  testo drammaturgico, scritto da Franco Scotto. Un testo rappresentato qualche mese fa, con importante consenso di pubblico e critica, nel rinomato e prestigioso Teatro della Società operaia di mutuo soccorso e istruzione, la Somsi, di fatto una cooperativa sociale di lavoro produttivo e animazione culturale, che osserva e attua – ed è opportuno darne risalto per la valenza di esemplarità che esprime – la propria  missione etica e civile da un secolo e mezzo circa, a Gozzano, Comune di circa 5 mila abitanti, in provincia di Novara, nel cuore del Piemonte

A mini-digressione chiusa, va ripreso il senso del mix utilizzato per  anatomizzare il testo di Franco Scotto, con il primo piano … occupato dai  monologhi che  ne compongono l’impianto, facendo da specchio riflettente degli stati danimo, al limite della soglia psicoanalitica in combinazione con lo straniamento, e delle vicende che vivono  Gelsomina, Jenny, Maria, Eva e Dorotea che, a sua volta, ricomprende e introietta in sé, trasfigurandolo, il vissuto delle altre quattro, come per mimesi. Una ricognizione sviluppata nei locali de LIncontro, focalizzando i monologhi, in cui le donneprotagoniste parlano … con se stesse e delle loro storie che raccontano, in corrispondenza con le diversità funzionali delle dita della mano, su cui è conformata la stessa ambientazione scenografica, attraversata dagli intermezzi di brani d’opera in tema, eseguiti da musicisti con due violini e un violoncello. E nella distinzione funzionale delle dita della mano si dispiega, in modalità di metafora, la diversità degli spaccati di vita delle cinque protagoniste del testo di Scotto.

Un percorso di duttile e variegata conoscenza, resa efficace e fortemente esaustiva, grazie alle performance di incisiva espressività linguistica sviluppate da Rosa DApolito, Ines Nuzzo, Angela Carbone, Filomena De Laurentiis e Margherita Vasco che fanno parte del Gruppo di lettura di recente formazione nella realtà del territorio dellUnione intercomunale dellAlto Clanio. Un percorso conoscitivo   delle donneprotagoniste, reso agile dalla fitta sequenza di intervisteflash, condotte con il fine garbo che le è consueto, da Giusy De Laurentiis, con ancoraggio al quadrante letterario del testo in doppio registro, nel marcare aspirazioni esistenziali delle donneprotagoniste, ma anche le loro reali sconfitte cicatrizzate o in via di cicatrizzazione; aspirazioni e sconfitte esistenziali che la scrittura ha il potere di … trasmettere e custodire, come nell’incastro con cui si connettono e fondono i tasselli dell’essere e dell’apparire, e viceversa.

 Un ancoraggio di acuta sensibilità,  con cui le lettrici si calavano nell’esistenza delle donne dei monologhi e, al contempo, presentavano se stesse, le loro attività di lavoro e professione. Un quadro di interviste, che coinvolgeva  l’autore sul versante delle osservazioni, come dei punti di vista e sulle chiavi ispiratrici delle personepersonaggi,  che vivono la realtà dei nostri giorni. Uno schema strutturato in tre componenti, sulle  cui scie in sincronia sfilavano Gelsomina, Jenny, Maria, Eva e Dorotea, raccontate da Rosa DApolito, Ines Nuzzo, Angela Carbone, Filomena De Laurentiis e Marcella Vasco. Ed ecco – giusto per fornire alcuni semplici elementi esplicativi- Gelsomina, che gode di sicura agiatezza costruita dal lavoro del marito Fulvio, in virtù anche del amorevole e personale sostegno, sembra tollerare  che il marito riservi strani comportamenti verso la figlia Giulia; e poi ecco Jenny – raccontata da Ines Nuzzo -, moglie dell’imprenditore arricchito, grazie alla politica, restato, però, impigliato nella spirale della Tangentopoli degli anni70, che fece registrare il saccheggio a mano bassa del denaro pubblico con ampia corte di beneficiari, solo parzialmente  sanzionati dalla giustizia dei Tribunali e del giudizio politico. Jenny, che per moda s’è concessa una relazione con Salvatore, autista personale, si ritrova così precipitata dalle stelle … alle stalle, scoprendo i bluff dell’intera vita del marito.

E poi spazio al monologo di Maria – raccontato da Angela Carbone– che incarna la Medea di Lampedusa, l’inedita donnapersonaggio, che sopprime il figlio natole, per amore e coerente spirito di solidarietà umanitaria, dalla relazione con uno dei tanti emigrati approdati a Lampedusa e che, osservante dei paradigmi dello jihadismo islamico non tollera affatto gli usi e i costumi di civile relazione di Maria, che consuma in se stessa l’infinita tristezza e le sofferte angustie dell’ autoinganno nei suoi sentimenti più profondi e di visione della vita. Un autoinganno che la rende artefice e responsabile dell’uccisione del figlio, nella convinzione di spezzare la … catena dell’odio dell’intolleranza di cui è portatore il  padre del figlio. Di cristallina efficacia la trama del monologo di Eva – narrato da Filomena De Laurentiis con cadenze e tonalità ben ritmate nel rivolgersi al pubblico-, che vive di permanenti slanci di libertino edonismo, come atto d’amore verso la vita e la libertà, con spiccato senso di sé e della propria auto-determinazione. E la sfilata si chiude con il monologo incentrato sulla melliflua ed eclettica Dorotea, a cui dava voce e sentimenti Marcella Vasco. Ed è  Dorotea, la donna che non vorrebbe mai invecchiare.

Un testo, quello di Donne, che esprime in pieno la passione e la qualità di narrazione in  scena di Franco Scotto, che non arrivano dal cielo e per caso. Ma sono frutto di passione e studio. Tanto studio, tradotto in circa  40 anni di esperienze maturate nelle Scuole e in importanti collaborazioni in Rai, per non dire della partecipazione alla vita sociale del territorio. Un piano, su cui in linea ideale certamente si colloca il Gruppo di lettura al femminile, che proprio all’Incontro ha fatto il suo esordio in pubblico. Una novità, di cui sono portatrici convinte donne, per lo più impegnate nel pianeta-Scuola  di ogni ordine e grado, in attività di libera professione e nelle dirigenze dei Enti pubblici. Un Gruppo di lettura – come ha spiegato Ines Nuzzo, che ne è l’animatrice –  che ha operato finora nell’ambito della narrativa classica italiana ed europea in genere. Un itinerario ch’è soltanto alle prime battute e che promette di essere sviluppato sempre di più. Per le donne l’analfabetismo di ritorno, è un’iattura da evitare e al quale non va assolutamente pagato dazio. Gli anticorpi all’analfabetismo risiedono proprio nella lettura di testi e libri strutturati, con le architetture delle monadi a più finestre aperte sui saperi e sui mondi degli altri, recependone messaggi e concezioni.

Nel Bel Paese c’è ancora chi non ha più  letto un libro, dacché ha lasciato la Scuola. E il riferimento non è, ovviamente, ai libri di aggiornamento per attività lavorative e professioni esercitate.

BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto BAIANO. Esercizi d’introspezione psico teatrale e letteraria, all’Incontro. Debutto di gran classe e bello stile per il Gruppo di lettura … al femminile Ai raggi  X , Donne, nei pervasivi monologhi … stranianti di Franco Scotto