ROCCARAINOLA: Bullismo e Cyberbullismo, un’emergenza sociale da contrastare. Foto

ROCCARAINOLA: Bullismo e Cyberbullismo, unemergenza sociale da contrastare. Foto

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di Alessia Conte 

 

 

L’ avvocatura dell’Unione Giovani Penalisti di Nola ha incontrato, nel pomeriggio di sabato 18 maggio, i giovani scolari  dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni” in Roccarainola trattando il tema del #bullismo e #cyberbullismo, fenomeni che presentano una rilevanza clinica e sono di forte impatto sociale, personale, familiare e scolastico. Sensibile agli argomenti trattai anche l’Arma dei Carabinieri presente con il Capitano Degli Effetti, Comandante della Compagnia di Nola. All’incontro sono intervenuti anche diversi professionisti di vari settori.

Tante le persone presenti interessate a quest’emergenza sociale che non sembra arginarsi.

Quello di ieri è stato un’incontro che ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo dell’agenzia educativa nel quotidiano, una sinergia tra docenti, presidi e personale scolastico. Si è sottolineato che per un’efficace azione di contrasto, bisogna  prevenire, riconoscere e gestire il fenomeno.

Sono queste le tre priorità che il mondo della scuola, in prima linea su questo tema, può e deve darsi.

  • Prevenire, attraverso attività educative, in grado di migliorare il clima di classe, agire sulle dinamiche relazionali, promuovere le competenze emotive che rafforzino la capacità di mettersi nei panni degli altri (empatia), e consentire, inoltre, la partecipazione ai processi di definizione di regole comuni. Prevenire, attraverso azioni dedicate che creino uno spazio di ascolto per i ragazzi/e, facendo così crescere anche la fiducia verso le figure di riferimento (docenti, genitori, …) come interlocutori immediati e autorevoli per la presa in carico di un disagio.
  • Riconoscere, attraverso un’attenzione constante ai fattori di rischio e alle dinamiche relazionali in atto nel contesto classe, una formazione del personale docente per il riconoscimento del bullismo come fenomeno specifico, rispetto ad altri fenomeni di violenza generica.
  • Gestire, dotando la scuola un sistema che stabilisca ruoli, azioni e responsabilità, in modo da consentire a tutti gli adulti di intervenire e gestire immediatamente i casi conclamati di bullismo, di attivare risposte per tutti i soggetti coinvolti (vittima, bullo/a, spettatori), di attivare un’alleanza educativa attraverso il coinvolgimento di tutti genitori in ogni fase del processo, in un’ottica di mediazione delle conflittualità.

Il bullismo consiste in una serie di comportamenti aggressivi, fisici e psicologici, nei confronti di soggetti che non sono in grado di difendersi. Si basa su tre presupposti: intenzionalità, persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione. I ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte ci sono i bulli, coloro che attuano comportamenti violenti, e dall’altra ci sono le vittime, coloro che invece subiscono tali atteggiamenti. I comportamenti violenti consistono quasi sempre in offese, insulti, derisione per l’aspetto fisico, diffamazione, esclusione per le proprie opinioni fino a vere aggressioni fisiche. Il fenomeno in alcuni casi si manifesta in Rete, attraverso atteggiamenti aggressivi che vengono messi in atto sui social network, dove il bullo può mantenere l’anonimato, ha un pubblico più vasto e può controllare le informazioni personali della vittima. Il perseguitato viene identificato in base ad una sua caratteristica (aspetto fisico, modo di vestirsi, provenienza, presunto orientamento sessuale …), che rivela un pregiudizio che funge solo da pretesto per l’azione. Per questi motivi, nel maggio 2017 la Camera ha approvato all’unanimità una legge sul cyberbullismo , i cui «cardini» sono una stretta sul web e il coinvolgimento delle scuole nel contrasto delle molestie online.

Di seguito si riportano alcune dichiarazioni dei relatori:

Il Presidente Alfonso Di Palma, si mostra soddisfatto del lavoro della sua squadra, affermando: “grazie al lavoro sinergico sul territorio, si può attivamente collaborare con le istituzioni scolastiche al fine di fronteggiare un fenomeno che è in forte crescita tra i giovani e di cui non può tollerarsene l’avanzamento”.

La vicepresidente Giovanna Russo osserva: “Il bullismo è un fenomeno che va estirpato sul nascere, infatti una società di adulti dove regna il crimine non è altro che il frutto di tanti atti commessi in età minore, ma mai frenati. Da cittadini e da professionisti non possiamo acconsentire all’avanzamento di questo fenomeno, non possiamo restare in silenzio davanti ai tanti episodi di suicidi di giovani vittime del bullismo”

La tesoriera Milena Marotta: “Vogliamo comunicare con i giovani perché è da loro che bisogna partire per aprire le coscienze umane verso i valori di una volta. Vogliamo che non ci siano più discriminazioni ma che tra i giovani vi possa essere solidarietà e unione.”

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