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SAN LORENZO MAGGIORE (BN) – Un altro tassello della grande infrastruttura ferroviaria europea è stato portato a termine. Con la conclusione dello scavo della Galleria San Lorenzo, lunga 1.650 metri, la nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli–Bari compie un passo decisivo verso la sua realizzazione.
L’opera, situata nel comune di San Lorenzo Maggiore, in provincia di Benevento, è la quarta galleria completata nel lotto Telese–Vitulano, dopo Reventa, Limata e Ponte. In totale, l’avanzamento degli scavi ha raggiunto l’87%. La San Lorenzo, seconda per lunghezza all’interno del lotto, è stata costruita combinando metodi tradizionali e tecnologie innovative, scelte per rispondere alle complesse condizioni geologiche dell’area.
Il progetto è stato affidato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), con la supervisione di Italferr, al consorzio Telese Scarl (Ghella, Itinera, Salcef e Coget Impianti). L’investimento complessivo per il lotto supera i 500 milioni di euro.
Un’opera strategica per l’Europa
La futura linea AV/AC Napoli–Bari, lunga 145 chilometri, prevede 15 gallerie, 25 viadotti e 20 stazioni e fermate. Fa parte del corridoio TEN-T Scandinavia–Mediterraneo, una delle grandi direttrici ferroviarie europee che collegano il Nord Europa con il Mediterraneo, e beneficia anche di fondi del PNRR.
Grazie a questa infrastruttura, i tempi di percorrenza tra Napoli e Bari si ridurranno sensibilmente, favorendo l’integrazione tra Campania, Molise e Puglia, con impatti positivi sia sul trasporto passeggeri che sul traffico merci.
Cantieri Parlanti: trasparenza e comunità
La galleria rientra nel programma “Cantieri Parlanti” del Gruppo FS Italiane, pensato per rendere i cittadini protagonisti del cambiamento, con informazioni puntuali sui lavori, sui benefici e sulle trasformazioni attese nei territori.
Con il completamento della Galleria San Lorenzo, la Napoli–Bari si conferma non solo come un’opera nazionale, ma come un’infrastruttura strategica per la mobilità sostenibile europea, capace di connettere in modo più rapido ed efficiente le regioni del Mezzogiorno alla rete continentale.

