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È caccia a Emanuele De Maria, 35 anni, originario della Campania, evaso nelle prime ore di oggi a Milano dopo aver accoltellato un collega durante il turno di lavoro all’esterno dell’hotel Brera, in via Napo Torriani, nei pressi della Stazione Centrale. De Maria si trovava in permesso lavorativo dal carcere di Bollate, dove stava scontando una condanna a 15 anni per l’omicidio di una ragazza avvenuto nel 2016 in un albergo di Castel Volturno (Caserta).
La vittima dell’aggressione è Hani Fouad Abdelghaffar Nasra, 50 anni, barista italiano di origini egiziane, anche lui dipendente dell’hotel. Secondo una prima ricostruzione, De Maria lo avrebbe colpito con almeno cinque fendenti: uno al torace, due alla schiena, uno al braccio e uno al collo, lesionando gravemente carotide e giugulare. L’uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale Niguarda, dove resta in terapia intensiva con prognosi riservata.
Alla drammatica vicenda si aggiunge un altro elemento inquietante: è scomparsa anche una collega dei due, Arachchilage Dona Chamila Wijesuriya, 50 anni, cittadina italiana di origine cingalese, che lavorava al bar della stessa struttura e vive a Cinisello Balsamo. Di lei non si hanno notizie da stamattina e gli inquirenti non escludono un collegamento con la fuga di De Maria.
La polizia sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e monitorando le celle telefoniche dei dispositivi dei due scomparsi. Il timore è che De Maria possa aver già lasciato la città, forse a bordo di un treno: la Polfer è stata allertata.
Il fuggitivo è alto 1 metro e 73, ha capelli corti, occhi neri e tatuaggi su entrambe le braccia, con una frase in latino. È considerato estremamente pericoloso. Le ricerche proseguono senza sosta in tutta l’area metropolitana.
