M5S, Ciampi: “De Gregorio si dimetta. Eav, oltre dieci anni di disservizi. Ma per la Regione è colpa della guerra”

M5S, Ciampi: “De Gregorio si dimetta. Eav, oltre dieci anni di disservizi. Ma per la Regione è colpa della guerra”

Question time in aula del consigliere regionale: “Tagli e soppressioni da molto prima di pandemia e crisi internazionale. De Gregorio si dimetta”

“Sono oltre dieci anni che i rapporti Pendolaria di Legambiente definiscono la Circumvesuviana come il peggior servizio di trasporto pubblico d’Italia. Un servizio che, con l’arrivo dell’estate e un incremento del numero di turisti, ha paradossalmente ridotto in maniera drastica il numero delle corse. Non ultimo, il taglio della linea diretta per Pompei, meta tra le più gettonate in questa fase dell’anno. Il tutto, in aggiunta a sistematiche soppressioni e ritardi biblici che sono da anni all’ordine del giorno. Ebbene, in risposta alla mia interrogazione in aula di questa mattina, con la quale ho chiesto quali iniziative intende mettere in campo la Regione Campania per invertire la rotta e garantire una volta per tutte un servizio efficiente e puntuale, ho ottenuto in risposta la più grottesca delle giustificazioni. Ovvero, che i disservizi di questi mesi sarebbero frutto dell’emergenza Covid e degli effetti della guerra in Ucraina, Nulla di più falso e grottesco”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, a margine del question time in aula.
“A voler smontare l’assurdo documento di risposta della giunta – prosegue Ciampi – basterebbe riportare la memoria al 2019, un anno prima della pandemia e tre dalla crisi internazionale citate in aula come panacea di ogni male, quando si registrarono oltre 2,500 corse soppresse, con ritardi medi di 40 minuti, guasti continui ai treni centinaia di passeggeri a camminare sui binari a rischio della propria incolumità. Un annus horribilis nel quale l’attuale presidente di Eav Umberto De Gregorio invece di essere rimosso, come sarebbe accaduto in qualsiasi paese civile, fu addirittura premiato col doppio incarico di presidente e direttore dell’azienda. Oggi, di fronte a un fallimento sotto gli occhi di tutti, le sue dimissioni sarebbero un atto dovuto nei confronti dei pendolari e dei contribuenti della Campania”.