L’INSOLITO TOUR. THE BREATHTAKING AMALFI COAST

LINSOLITO TOUR. THE BREATHTAKING AMALFI COAST

LINSOLITO TOUR. THE BREATHTAKING AMALFI COAST a cura di Francesca Grassi

Martedì 5 Maggio: ho la fortuna di guidare un gruppo di turisti americani provenienti dalla West Coast alla scoperta della meravigliosa Costiera Amalfitana. Raggiunto il gruppo al Molo Beverello a Napoli, si provvede a farli salire a bordo di un minibus che li catapulterà in una delle più eccitanti avventure nel paradiso campano.

Prima sosta a Meta per un breve shooting fotografico: la bellezza del golfo, i profumi degli agrumeti e la brezza marina centrano il cuore dei turisti che si sono sentiti, fin dal primo momento, accolti come in una famiglia dal calore e dall’ospitalità della gente del luogo. La nostra escursione prosegue in direzione di Positano dove la storia dell’origine del toponimo (l’icona della Madonna nera della Chiesa di Santa Maria dell’Assunta POSATA dai pirati saraceni dopo aver udito una voce ultraterrena durante una tempesta: quel Put down Put down si trasformerà in Postano) cattura l’attenzione del gruppo a punto tale da fargli perdere la cognizione del tempo, ricevendo anche la visita di un ospite inaspettato a bordo del bus: un calabrone positanese decide di farci compagnia, sprovvisto di voucher, e così da INSOLITA mi trasformo in IMPAVIDA, cacciando gentilmente il nostro amico!

LINSOLITO TOUR. THE BREATHTAKING AMALFI COASTNon poteva mancare la tappa al luogo a cui è legato il nome di tutta la costa, Amalfi che, con il suo Duomo, i negozi tipici e gli antichi arsenali, rende il tour ancora più eccitante, stimola la curiosità di molti e, al tempo stesso, risveglia il senso di fame. L’arsura e la gola ci conducono a Ravello dove il gruppo sceglie di assaggiare piatti tipici e di farsi deliziare dall’Italian gelato.

In quest’occasione rimango positivamente colpita dall’attenzione riservatami da una coppia del gruppo, Becky e Vaughn, che mi coccolano offrendomi da bere. La giornata si conclude con il ritorno al porto e con saluti e calorose strette di mano. Il bello di questo lavoro è fare della propria terra una agorà in cui si incontrano e confrontano lingue e culture del mondo.

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