La ferita alla bellezza del mondo. Da Firenze a Nola l’arte presa di mira.

La ferita alla bellezza del mondo. Da Firenze a Nola l’arte presa di mira.

L’atto di violenza verso un’opera d’arte è diventato un fenomeno POP. Stride con la nostra capacità di prenderci cura della memoria e la necessità di rincorrere l’evento mediatico. A margine non c’è cultura, contestazione o dichiarazione di valori. Solo la barbarie che si impossessa di noi e dei nostri occhi. A Firenze succede che due pseudo ambientalisti per dire no al fossile imbrattano con la vernice arancione la facciata di Palazzo Vecchio, sul lato principale dell’Argentario in piazza della Signoria. Sono stati subito bloccati, identificati e denunciati. Resta però l’immagine restituita dai media della nostra indecenza. Come è possibile arrivare a tanto. Pensare che per protestare si possa danneggiare oppure oltraggiare un monumento o un’opera d’arte.
A Nola accade la stessa cosa. Una dedica fatta sulle mura di un bene culturale nel Borgo antico di Cicala. Qui il monumento non viene riconosciuto come un bene storico. Diventa luogo di scrittura.
Nel mese di novembre dello scorso anno un’opera di Van Gogh ‘ Il Seminatore’, esposta per una mostra a Palazzo Bonaparte a Roma, viene imbrattata da un gruppo di ambientalisti che l’hanno oltraggiata con una minestra di verdura, altrettanti attivisti imbrattano a Parigi nel gennaio 2023 con la vernice arancione la porta ,e parte del muro, della sede del capo del governo in carica.
Atti assolutamente da deprecare nel modo più fermo e deciso possibile, non ci sono buone cause a giustificare questi gesti dimostrativi che non mostrano e dimostrano nulla. Solo il degrado, la cecità e il cinismo di persone che hanno trasformato una buona causa in una ideologia aggressiva e virale. È questione. Pochi giorni fa anche la città di Saviano è staata teatro di una ferita grave, siamo difronte a dei veri atti vandalici recati ad una struttura sportiva comunale, ristrutturata e ampliata da poco grazie a dei finanziamenti a fondo perduto.
Sul profilo di Facebook del Prof. Salvatore Falco, Presidente del Consiglio del comune di Saviano con delega allo sport e promotore del recupero della struttura si legge: con un gesto vile e di carattere delinquenziale, ignoti hanno danneggiato la struttura. Impegnato da sempre a diffondere la cultura dello sport come momento di aggregazione ed educazione soprattutto per le nuove generazioni, ha prontamente esposto denuncia e avviato un rapporto di collaborazione molto forte con le forze dell’ordine al fine di trovare i colpevoli. Manca la cura della città, manca la percezione del bene comune. Bisogna intraprendere percorsi di educazione civica e adozioni dei beni comuni e bisogna farlo partendo dal basso, dalla scuola, dalle famiglie, dalle istituzioni che governano il territorio. Bisogna restituire lo sguardo sulla bellezza come una necessita per respirare, per restare umani. Ciò che oggi non ha valore per noi sarà la traccia della nostra storia, della nostra grandezza o della nostra barbarie, della nostra salvezza o del nostro baratro.
Nunziata Napolitano

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