Il passaggio del testimone della Proloco viscianese.

Il passaggio del testimone della Proloco viscianese.

Dopo sei anni e due mandati finisce la gestione Napolitano della Proloco. Nel corso dell’assemblea di FINE MANDATO il presidente uscente ha relazionato sui sei anni di gestione, caratterizzati da iniziative lodevoli e qualche parentesi di polemica o cadute di stile. Relazione per ricordare le tante iniziative e collaborazioni ottenute con associazioni e cittadini. Un grazie alle amministrazioni Montanaro e Gambardella per la sinergia e fiducia. Presenti nell’Aula consiliare proprio l’ex sindaco Domenico Montanaro, promotore di quel protocollo d’intesa che affidava alla Proloco l’organizzazione del Presepe vivente. Assente il sindaco Gambardella, rappresentato dall’assessore Vincenzo Ferrante. Un assenza poco digerita da gran parte dei presenti in quanto proprio dal primo cittadino, nel corso di un incontro di qualche mese fa, erano arrivate proposte per slegare la Proloco dai partiti e da polemiche ultime come il Presepe Vivente. Lo stesso presidente uscente nel suo commiato ringraziava coloro, che a suo giudizio avevano collaborato per la riuscita degli eventi: Presepe Vivente, Anno Arturiano, Tornei di calcetto, gemellaggio a Gerena e altri. Lista di nomi abbastanza lunga e con qualche battuta ironica su amici più vicini e benevoli. Ovviamente si è evitato di menzionare i cosiddetti cattivi o coloro che osano criticare anche in senso costruttivo il proprio operato. Sembrava un clima surreale con applausi e qualche omozione liberatoria. È stata proiettata una carrellata di foto sugli eventi di questi sei anni con protagonisti selezionati ad hoc. Poi le nove candidature per il futuro direttivo e i tre del collegio dei Revisori dei conti. Si voterà oggi 14 giugno, dalle 16 alle 22. Seguirà lo spoglio. I primi 7 più votati entreranno nel direttivo. Il direttivo elegge il presidente. Quello uscente non è candidato come nessun altro del vecchio direttivo. Un eredità pesante per un consiglio che nascerà dalle urne dopo le 22 e che la comunità locale auspica con ansia e fiducia.

Nicola Valeri.