Etf rame: come funziona il mercato e quali sono i più convenienti

Etf rame: come funziona il mercato e quali sono i più convenienti

Una materia prima che si presta a molti utilizzi e i cui giacimenti presenti sul pianeta resteranno produttivi almeno per mezzo secolo: si tratta del rame, con una domanda sempre molto alta grazie alle sue caratteristiche uniche.

L’alta volatilità della sua quotazione permette che gli ETF relativi al suo investimento si possono inserire in un portafoglio d’investimento diversificato. Utilizzare un ETF sul rame porta diversi vantaggi, primo tra tutti ottenere i guadagni cui hanno accesso i commercianti del materiale senza dover stoccare alcuna quantità di metallo e sostenendo costi particolarmente ridotti.

Quando si decide di investire in materie prime è importante capire le dinamiche che regolano il mercato dell’asset di riferimento. Una cosa importante da segnalare è che il rame è un materiale molto diffuso nei processi industriali sia nel settore privato che in quello pubblico. A differenza di altri metalli più preziosi, inoltre, è il primo protagonista nella realizzazione di importanti opere. Per esempio viene usato nei trasporti di gas e di acqua potabile ma non solo, perché trova applicazione anche nell’industria in generale e nella coniazione di monete.

Alla luce di queste caratteristiche, Moneyfarm ha stilato una lista dei principali Etf sul rame, tra cui spiccano UBS Bloomberg CMCI Copper TR Index (USD), WisdomTree Copper, WisdomTree Copper 1x Daily Short, WisdomTree Copper 2x Daily Leveraged, WisdomTree Copper 3x Daily Leveraged e WisdomTree Copper 3x Daily Short. La scelta è vasta, ma non è possibile fare delle previsioni precise sull’andamento degli ETF rame, perché le variabili che influenzano il prezzo della materia prima sono molte. Come per tutte le altre materie prime, infatti, vale la regola per cui, se l’obiettivo è trarre profitto da un rialzo dei valori, le strade percorribili sono due: investire al rialzo sull’asset (è quella più diretta) oppure iniziare ad inserire in portafoglio le azioni che sono legate alle variazioni di prezzo della commodity. Questo discorso vale per il petrolio e i titoli petroliferi e vale ovviamente anche per il rame e per le società legate al rame. Inoltre, si stima che nei giacimenti finora conosciuti sia presente un quantitativo di rame sufficiente ad approvvigionare il mercato per i prossimi 40-50 anni, ma non è escluso che nel tempo si scoprano nuovi giacimenti (come è già successo in passato).

Ad ogni modo, la scelta va ponderata e solo l’aiuto di un esperto può indirizzare al meglio il risparmiatore nel suo percorso di investimento all’insegna della sicurezza, dell’equilibrio e della diversificazione.