Centro Autistico Avellino. Salvatore Alaia commemora la fine. Iniziativa ad Avellino per il giorno dei Santi.

Centro Autistico Avellino. Salvatore Alaia commemora la fine. Iniziativa ad Avellino per il giorno dei Santi.

La vicenda del Centro Autistico di Avellino, quella che l’ex Sindaco di Sperone Salvatore ALAIA ha cercato in tutti modi di tenere viva con appelli ed iniziative, è giunta ormai al capolinea con l’epilogo più triste.
Dopo tanti anni, con la complicità del silenzio assordante della politica, delle istituzioni,  della Chiesa a cui l’ex sindaco si era rivolto, il Centro Autistico di Avellino è lettera morta.
Nessuno se ne occupa, nessuno ne parla malgrado i casi di autismo siano cresciuti in modo esponenziale, ad eccezione delle associazioni dei genitori dei bambini autistici che vivono una disperazione senza fine.
ALAIA, che finora si è battuto con i mezzi a disposizione per dare una speranza a tante famiglie che vivono il dramma di questa complessa ed importante patologia, in occasione della ricorrenza del 1 e 2 Novembre, festa di tutti i Santi e commemorazione dei defunti, intende celebrare la “morte” del CENTRO AUTISTICO DI AVELLINO su cui è calata la pietra tombale dell’indifferenza di tutti.
“Provo rabbia e indignazione per il silenzio in cui si sono trincerati la politica, le istituzioni (Regione, Comune, ASL) e tutti i soggetti che a vario titolo ho invitato ad occuparsi della questione.- VERGOGNA. E’ questo che mi sento di dire a tutti quelli che hanno responsabilità ben precise nella gestione della questione del CENTRO AUTISTICO DI AVELLINO che è “MORTO” per l’indifferenza generale.
In modo provocatorio, in occasione della ricorrenza dei SANTI del 1° Novembre, mi recherò ad Avellino dove porterò una corona  di fiori  e un lumino votivo a carattere perenne per tenere accesa la speranza deponendoli dinanzi alla struttura ubicata in Contrada Valle per commemorarne la “morte apparente”  nell’intento di scuotere le coscienze e di risvegliare l’interesse dell’opinione pubblica su un tema di rilievo importantissimo per la sanità pubblica”
“Domani non sarà solo il giorno per declamare il “de profundis” ma sarà il “dies irae”