CASAMARCIANO. Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: lunedì la deposizione della corona di alloro

CASAMARCIANO. Festa dellUnità Nazionale e delle Forze Armate: lunedì la deposizione della corona di alloro

L’amministrazione comunale di Casamarciano celebra la “Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” nel ricordo dei concittadini caduti per l’indipendenza, l’unità e la libertà d’Italia.
L’appuntamento è per le ore 10 di lunedì 4 novembre in piazza Umberto I. Da qui partirà un corteo, guidato dal sindaco Andrea Manzi che, insieme agli alunni dell’istituto scolastico Costantini, raggiungerà piazza Monumento dove sarà deposta una corona di alloro ai piedi della scultura commemorativa. Per l’occasione sarà anche consegnato un encomio all’agente scelto della Polizia di Stato, Antonio Amoroso, che, nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre scorso, bloccò in via Curti a Casamarciano un trentasettenne in evidente stato di agitazione che, con la propria auto, stava mettendo a soqquadro l’intera area adiacente il Monumento.
“Fare memoria non significa semplicemente ricordare quanto è accaduto perchè non avvenga più – dichiara il sindaco Andrea Manzi – Fare memoria significa soprattutto riconoscere il valore di quegli uomini che, con sacrificio e abnegazione, hanno determinato il corso della storia. Ce lo insegnano i libri, ce lo ricordano i nomi CASAMARCIANO. Festa dellUnità Nazionale e delle Forze Armate: lunedì la deposizione della corona di allorodei tanti giovani che lasciarono le rispettive città per rispondere alla chiamata della Patria senza fare più ritorno. Un momento commemorativo che – spiega Manzi – rappresenta, per l’amministrazione comunale, anche l’occasione per ringraziare l’agente scelto della Polizia di Stato Antonio Amoroso che, circa un mese fa, è intervenuto con prontezza e lucidità in via Curti bloccando un giovane che avrebbe potuto arrecare danni ingenti al decoro urbano della comunità oltre a compromettere l’incolumità fisica di qualche cittadino di passaggio. Esempi da condividere e da trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, che – conclude Manzi – testimoniano il rispetto per il ruolo e per la divisa, rispondendo al patto di legalità con il territorio in cui si opera”.