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Ad Avellino, ogni 15 agosto, la città si ferma per un momento che unisce fede, memoria e comunità. La solenne processione dell’Assunta richiama cittadini e visitatori, offrendo uno spaccato di tradizione che si rinnova di anno in anno.
La partenza è fissata alle 20 dalla Cattedrale: le campane del Duomo scandiscono il tempo, mentre le strade si popolano di persone in attesa. Chi partecipa stringe il rosario o cammina in silenzio, in un rito che combina devozione e appartenenza.
Il percorso della processione attraversa sei chilometri delle principali vie cittadine, collegando simbolicamente passato e presente. La Madonna di Avellino, figura centrale della celebrazione, non è soltanto un’icona religiosa: rappresenta un legame collettivo con la storia e le tradizioni della città e dell’Irpinia.
Al centro della processione c’è il carro dell’Assunta, vero e proprio simbolo artistico della manifestazione. Decorato con fiori, luci e dipinti di Ovidio De Martino, il carro esprime la devozione attraverso la bellezza, confermando come arte e religiosità possano convivere in un gesto comune.
L’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione invita tutti a partecipare, sottolineando il valore di un momento che va oltre la ritualità: in un’epoca di incertezze globali, ritrovarsi insieme diventa un’occasione per rafforzare il senso di comunità e la gratitudine verso ciò che trascende la vita quotidiana.
Durante la processione, il corteo si muove tra luci, canti e preghiere, offrendo un’esperienza collettiva che richiama la memoria di generazioni. Camminare insieme, seguire il carro della Madonna, significa riscoprire il legame con la città e con la propria storia.
La festa dell’Assunta non è solo una celebrazione religiosa: è un richiamo alla condivisione e all’identità, un momento in cui Avellino mostra il volto di una comunità unita, orgogliosa della propria tradizione. 
