AVELLINO. Eugenio Viti e il suo Novecento  presso il Circolo della Stampa

AVELLINO. Eugenio Viti e il suo Novecento  presso il Circolo della Stampa

Domani sabato 27 novembre alle ore 18.30 si tiene il Seminario di Storia dell’Arte: “Eugenio Viti e il suo Novecento” presso il Circolo della Stampa di Avellino, sito in Corso Vittorio Emanuele civico 6. L’evento culturale è organizzato dal Circolo culturale degli “Amici del MdAO”.
La relazione è affidata al critico d’arte Prof. Stefano Orga, che illustra il tema “La figura di Eugenio Viti”.
Il seminario è coordinato dal Dott. Francesco Iannaccone.
Inoltre, al seminario intervengono: Dott. Pasquale Luca Nacca (referente Gruppo Fb artisti irpini), Dott. Antonio Limongelli (pediatra e cultore d’arte), Prof. Angelo Cutolo (cultore di storia locale), Dott. Giuseppe D’Amore (cultore d’arte).
All’evento culturale c’è l’opportunità di visionare due dipinti originali di Eugenio Viti: Da Posillipo (1903) e Ritratto di Mastellone.
Per partecipare all’evento è necessario esibire all’ingresso il GREEN PASS.
L’evento è promosso dal Circolo culturale degli “Amici del MdAO”, con la collaborazione dell’Associazione Culturale ACO e del MdAO – Art Museum.
Il Circolo culturale degli “Amici del MdAO” organizzerà una serie di eventi per dicembre e per il primo semestre del prossimo anno tutti presso il Circolo della Stampa di Avellino:
Da mercoledì 22 dicembre 2021 a sabato 25 dicembre 2021 si terrà la Mostra d’arte: “I pittori avellinesi del Diciannovesimo secolo” (inaugurazione mercoledì 22 dicembre ore 18.30). Con opere autografe dei pittori avellinesi dell’Ottocento Mariano Uva (1794-1860), Achille Carrillo (1818-1880), Cesare Uva (1824-1886) e Giovanni Battista (1858-1925).
Sabato 29 gennaio 2022 alle ore 18.30 ci sarà il Seminario di Storia dell’Arte: “Fedele Fischetti e la sua arte”.
Sabato 26 marzo 2022 alle ore 18.30 si terrà il Seminario di Storia dell’Arte: “Francesco Gioli il post-macchiaiolo”.
Sabato 28 maggio 2022 alle ore 18.30 ci sarà il Seminario di Storia dell’Arte: “Pierre Laprade e l’Intimismo francese”.