Avella e la Notte di San Lorenzo: Fiabe sotto le stelle, all’Anfiteatro romano

Avella e la Notte di San Lorenzo: Fiabe sotto le stelle, all’Anfiteatro romano

Ma dove vivono i cartoni?

Una domanda intricante e bizzarra, in prima apparenza, ma per se stessa inclusiva del senso della risposta, nell’allusione al variegato e divertente mondo dei cartoni animati  e alla fervida ricerca degli spazi della fantasia, che bambine e bambini popolano di sogni e ravvivano rincorrendo le avventure più spericolate e i desideri più strabilianti.

 E’ la domanda, con implicita risposta … incorporata, che fa da insegna e identifica la Compagnia teatrale – composta da giovani talenti di palcoscenico, danza  e ballo–  costituitasi nel 2016 e attiva sui territori regionali della Campania  nella produzione e nell’allestimento  di spettacoli di animazione, per lo più dedicati a bambine,bambini e famiglie. Una mission di promozione di socialità e un impegno metodico di studio e dedizione , che attinge a miti e leggende di ieri e di … oggi, per esibizioni e spettacoli di buon qualità e per un pubblico ben identificato.

La Compagnia napoletana, sulla scia di Ivan Ulpio Fabulis Traiano, il geniale favolista che amava inventare e raccontare favole, sarà l’animatrice della Notte di San Lorenzo, nella suggestiva e incantevole ambientazione dell’ Anfiteatro romano. Una messainscena, incentrata sull’allestimento di un bivacco, il classico accampamento notturno dell’esercito romano; una scelta coerente con l’ambientazione, che sarà vissuta con la rappresentazione di favole e racconti, esibizioni di combattimento, dacristianinze  in tema. Un tuffo nel passato …

L’iniziativa della Notte di San Lorenzo, si deve alla Pro Loco Clanis, con alcune raccomandazioni indirizzate ai genitori, tra cui quella di portare il plaid da distendere sul prato, per assistere con i figli allo spettacolo nelle migliori condizioni possibili. E, confidando di poter intercettare il fulmineo guizzo delle stelle cadenti, portatrici di desideri e speranze, secondo la leggenda popolare che trasfigura l’atroce Martirio subito  da San Lorenzo nel 257 dopo Cristo, nella persecuzione voluta dall’imperatore Valeriano, tra le più crudeli patite dai cristiani, in tutt’uno con quelle di Diocleziano.

        Pillole informative. Il 10 agosto,  la Chiesa  rende omaggio a San Lorenzo – uno dei sette Diaconi della Roma del tempo- e le cosiddette stelle cadenti, costituiscono un ricorrente fenomeno astronomico, che nella simbologia della religiosità cristiana corrispondono alle lacrime incendiate del Santo, arso vivo sulla graticola del Martirio, o ai tizzoni con cui si consumò la vita del Santo.