Anche “Noi con Serino” nel comitato “Hyrpynya – No alla riforma della Costituzione”, Manzo e Rossano i coordinatori.

Anche Noi con Serino nel comitato Hyrpynya   No alla riforma della Costituzione, Manzo e Rossano i coordinatori.

Oltre a “Fronte Unico”, “Lo Brigante Hirpino”, “Noi con Avellino” e “Movimento Sociale Irpino” il comitato “Hyrpynya – no alla riforma costituzionale” registra con soddisfazione anche l’adesione di “Noi con Serino”, rappresentata dal dottor Rocco Manzo. Quest’ultimo, inoltre, è stato nominato coordinatore del comitato, ruolo che ricoprirà insieme all’architetto Claudio Rossano mentre a comporre il direttivo saranno i rappresentanti delle associazioni che costituiscono il fronte, ovvero Vitantonio Lippo di “Fronte Unico”, Rocco Guerriero di “Noi con Avellino”, Ermelindo Romano di “Movimento Sociale Irpino” e Gennaro Riola di “Lo Brigante Hirpino”. Nelle prossime settimane saranno rese note le iniziative che il comitato intende promuovere per sensibilizzare la comunità irpina in vista dell’attesissimo referendum in programma ad ottobre. La “deforma” promossa da Renzi e dalla sua adepta Boschi e sotto sua dettatura approvata da un Parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale, non ridurrà affatto i costi e soprattutto scipperà la sovranità dalle mani del popolo, sottraendo poteri ai cittadini e mortificando i tradizionali ruoli di garanzia di Parlamento, Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale. Non a caso prevede l’aumento nella misura di un triplo del numero di firme necessario per la presentazione dei disegni di legge di iniziativa popolare. Inoltre, renderà il bicameralismo più confuso ed accentuato, alimentando ulteriormente conflitti di competenza tra Stato e regioni e generandone altri tra Camera e nuovo Senato. In merito alla semplificazione tanto decantata, si tratta di un inganno in quanto se approvata, la riforma determinerà la moltiplicazione degli attuali procedimenti legislativi. E ad uscirne sconfitte saranno anche le autonomie territoriali, in quanto saranno private ancor di più di mezzi finanziari a discapito del rafforzamento del potere centrale. Dire no alla Riforma equivale a dire no anche all’Italicum, ovvero alla nuova legge elettorale già approvata che calpestando la volontà del corpo elettorale popolare, instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico, espropriando la sovranità al popolo e consegnandola ad una minoranza parlamentare che grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri.
Salvaguardare la democrazia oggi, è garantire la propria voce domani.
#L’IRPINIAVOTANO
 
ROCCO GUERRIERO