“ACCADDE OGGI”. 29 novembre 1972: La Palestina diventa “Stato osservatore non membro” all’ONU: una svolta storica votata a larga maggioranza

ACCADDE OGGI. 29 novembre 1972: La Palestina diventa “Stato osservatore non membro” all’ONU: una svolta storica votata a larga maggioranza

Il 29 novembre 2012 resta una data simbolica nella storia diplomatica del Medio Oriente. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha infatti approvato, con una larga maggioranza, la risoluzione che riconosce alla Palestina lo status di Stato osservatore non membro. Un passo dal forte valore politico e simbolico, salutato con entusiasmo dall’Autorità Nazionale Palestinese e accolto con profonda contrarietà da Israele e Stati Uniti.

La risoluzione è stata approvata con 138 voti favorevoli, 41 astensioni e 9 voti contrari. Tra i Paesi che si sono opposti figurano Israele, Stati Uniti, Canada, Repubblica Ceca, Panama e quattro piccole nazioni del Pacifico: Nauru, Palau, Isole Marshall e Micronesia.

Un voto che cambia gli equilibri

Il nuovo status non fa della Palestina uno Stato membro a pieno titolo, ma rappresenta un riconoscimento internazionale significativo. Questo permetterà ai palestinesi l’accesso a diverse agenzie e organismi dell’ONU e, potenzialmente, alla Corte penale internazionale. Proprio questa possibilità ha sollevato le maggiori preoccupazioni di Israele e Washington, timorosi che il riconoscimento possa essere usato per portare avanti iniziative giudiziarie contro l’occupazione dei territori palestinesi.

Le reazioni

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, intervenuto poco prima del voto, ha parlato di «ultimo tentativo per salvare la soluzione dei due Stati». La sua orazione ha ricevuto una standing ovation da buona parte dell’Assemblea.

Di segno opposto la reazione israeliana: il premier di allora, Benjamin Netanyahu, ha definito la decisione «un atto puramente simbolico che non cambierà nulla sul terreno», ribadendo che la pace può nascere solo dai negoziati diretti.

Gli Stati Uniti hanno espresso “delusione” per l’esito, sostenendo che il percorso scelto dall’ANP rischia di allontanare, anziché avvicinare, la ripresa del dialogo.

Implicazioni future

Il voto del 2012 ha rappresentato un punto di svolta nella strategia palestinese, sempre più orientata a ottenere riconoscimenti internazionali multilaterali piuttosto che affidarsi unicamente a negoziati bilaterali spesso in stallo.

A dodici anni di distanza, quella risoluzione rimane uno dei passaggi più significativi nel lungo e complesso cammino verso il riconoscimento pieno della Palestina sulla scena internazionale, un percorso ancora oggi segnato da tensioni politiche, cambiamenti geopolitici e un conflitto mai sopito.