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Le prime ore del mattino hanno regalato uno spettacolo d’inverno anticipato sul complesso Somma–Vesuvio: una leggera spolverata di neve ha imbiancato le quote più alte, tingendo di bianco il cono e le dorsali che dominano l’area napoletana. Un fenomeno rapido ma suggestivo, reso possibile dal brusco calo termico seguito al passaggio di un rovescio moderato.
Le immagini scattate da diverse località del territorio mostrano chiaramente il contrasto tra le pendici ancora autunnali e la vetta imbiancata. È il primo segnale dell’inverno meteorologico in arrivo, e il Vesuvio, con la sua maestosità, ne è stato ancora una volta protagonista.
Gli accumuli: Ottaviano e Punta Nasone le zone più innevate
Le cime più elevate del monte Somma hanno registrato i primi accumuli più evidenti:
• Cognoli di Ottaviano – 1115 m
• Punta Nasone – 1132 m
Qui la temperatura è scesa fino a lambire lo 0°C, grazie all’ingresso di aria più fredda e alla presenza di un wet bulb e dew point leggermente negativi, condizioni ideali per permettere alla precipitazione di trasformarsi in neve nonostante la quota non particolarmente elevata.
Neve “a macchia di leopardo” sui Cognoli di Sant’Anastasia
Più irregolare l’accumulo sui Cognoli di Sant’Anastasia (1086 m) dove, pur essendoci stata una temporanea imbiancata, la temperatura non è riuscita a scendere sotto i +1°C, impedendo una maggiore tenuta della neve al suolo.
Il risultato è una nevicata discontinua, con piccole chiazze bianche alternate a tratti completamente asciutti.
Il ruolo decisivo del rovescio freddo
Il fenomeno è stato favorito da:
• rovescio intenso che ha trascinato aria più fredda negli strati bassi
• temporaneo calo del wet bulb (temperatura di bulbo umido)
• dew point negativo, segnale di aria secca in quota
È il classico schema delle nevicate da rovesci freddi di inizio stagione, capaci di sorprendere anche quote relativamente basse.
Il Vesuvio: un simbolo che cambia volto
Il Vesuvio innevato rappresenta da sempre una delle immagini più affascinanti dell’inverno campano. L’imbiancata delle ultime ore offre a residenti e turisti un quadro quasi alpino, un contrasto che solo la natura del Golfo di Napoli sa offrire: mare, città e vulcano ricoperto di neve nello stesso sguardo.
Le condizioni dei prossimi giorni determineranno se si tratterà solo di un episodio isolato o dell’inizio di una fase più fredda e dinamica.





