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Domenica 19 ottobre alle ore 18, nella Sala Consiliare del Municipio di Prata di Principato Ultra, si terrà la presentazione del libro “Verso l’ignoto. Il romanzo dell’emigrante” di Achille Salzano, a cura di Paolo Speranza e pubblicato da D’Amico Editore. Un appuntamento che unisce cultura, memoria e identità, riportando al centro uno dei temi più attuali e dolorosi per le aree interne: lo spopolamento e l’emigrazione.
Ambientato tra Prata di Principato Ultra e Pratola Serra, il romanzo racconta il viaggio di due giovani sposi che, all’inizio del Novecento, lasciano l’Irpinia per cercare fortuna nel Nuovo Mondo. Dal porto di Napoli fino alle terre d’oltreoceano, la loro storia diventa simbolo universale di speranza, coraggio e sacrificio. Achille Salzano, con una scrittura intensa e cinematografica, riesce a restituire l’anima di un’epoca in cui la partenza era spesso l’unica possibilità di riscatto. Venuto alla luce nel 1903 e considerato uno dei primi esempi del cosiddetto “romanzo dell’emigrante”, “Verso l’ignoto” intreccia sentimento e realismo, offrendo al lettore un affresco vivo e struggente delle radici irpine.
La serata sarà aperta dai saluti del Commissario Straordinario del Comune, dott. Antonio Incollingo, e vedrà gli interventi del curatore Paolo Speranza e dell’editore Vincenzo D’Amico. Parteciperanno inoltre i sindaci Antonio Spiniello (Grottaminarda), Ciro Aquino (Montefredane) e Rino Ricciardelli (Santa Paolina), con testimonianze di Carmelina Ciancio, dell’associazione “Ali per il Venezuela”, e Vincenzo Pece, già componente del Forum dei Giovani di Avellino.
Non mancheranno momenti di lettura e musica: la Compagnia Teatrale “Il Borgo” darà voce ad alcuni brani del romanzo, mentre le musiche saranno curate dal maestro Achille Di Benedetto. L’evento si arricchirà infine di un collegamento video con pratesi residenti in America, per un ponte ideale tra passato e presente, tra chi è partito e chi è rimasto.
Un’iniziativa che si propone non solo come omaggio letterario, ma come riflessione collettiva sulle radici e sul destino delle comunità dell’Irpinia, invitando a riscoprire, attraverso la parola e la memoria, la forza di chi ha avuto il coraggio di partire “verso l’ignoto”. (Andrea Squittieri)
