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Azio (Grecia), 2 settembre 31 a.C. – Una data destinata a segnare per sempre le sorti del Mediterraneo: al largo delle coste della Grecia occidentale, le flotte di Ottaviano, guidate dal generale Marco Vipsanio Agrippa, hanno sconfitto le forze navali di Marco Antonio e della regina d’Egitto Cleopatra VII.
Lo scontro
La battaglia, combattuta nelle acque di Azio, ha visto fronteggiarsi circa 400 navi di Antonio e Cleopatra contro le circa 250 di Ottaviano. Nonostante l’inferiorità numerica, la migliore organizzazione e la strategia di Agrippa hanno permesso alla flotta di Ottaviano di avere la meglio.
Il momento decisivo si è consumato quando Cleopatra, temendo la disfatta, si è ritirata con la sua squadra navale. Marco Antonio l’ha seguita poco dopo, abbandonando il campo e lasciando la maggior parte della sua flotta alla mercé del nemico.
Le conseguenze
La vittoria di Azio ha sancito la fine della guerra civile romana che da anni insanguinava la Repubblica. Antonio e Cleopatra, rifugiatisi ad Alessandria, si toglieranno la vita l’anno seguente, mentre Ottaviano consoliderà il suo potere.
Con questa vittoria, Ottaviano diventa il padrone assoluto di Roma. Tre anni dopo, nel 27 a.C., riceverà dal Senato il titolo di Augusto, dando inizio all’Impero romano dopo secoli di Repubblica.
Un nuovo ordine
Azio non fu solo una vittoria militare: rappresentò una svolta politica ed epocale. Da quel momento, il Mediterraneo entrò sotto il controllo di un unico sovrano, e Roma visse l’inizio di un periodo di stabilità noto come Pax Romana, che durerà per oltre due secoli.
