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L’odontoiatria moderna si è profondamente trasformata negli ultimi anni, assumendo sempre più centralità nella prevenzione, diagnosi e gestione di patologie complesse che non si limitano al cavo orale. Oggi si parla infatti di approccio integrato e multidisciplinare, in cui la salute della bocca non è più considerata un compartimento stagno ma un indicatore importante dello stato generale di salute. In questo contesto, l’interazione dell’odontoiatria con branche come l’oncologia, la medicina interna, l’endocrinologia e la reumatologia diventa una priorità clinica e scientifica. In particolare, l’oncologia orale sta guadagnando attenzione sia per l’aumento dell’incidenza di lesioni potenzialmente maligne sia per il ruolo diagnostico cruciale che i dentisti possono svolgere nella fase iniziale della malattia.
Il ruolo sistemico dell’odontoiatria nella medicina contemporanea
L’odontoiatria si muove ormai in una direzione chiaramente interdisciplinare. Numerose ricerche scientifiche dimostrano una stretta connessione tra patologie del cavo orale e malattie sistemiche. È ben noto, ad esempio, il legame tra malattia parodontale e malattie cardiovascolari, diabete mellito, patologie polmonari e perfino Alzheimer. La bocca è un ecosistema complesso, dove infiammazioni croniche e squilibri batterici possono costituire un fattore di rischio sistemico, peggiorando l’evoluzione clinica di altre condizioni preesistenti.
Questa consapevolezza ha cambiato il modo in cui il dentista opera: oggi l’odontoiatria non può prescindere da una visione olistica del paziente, che tenga conto della sua storia clinica, dei farmaci assunti, delle patologie concomitanti e degli aspetti psico-sociali. Anche l’aggiornamento tecnologico e digitale gioca un ruolo fondamentale: scanner intraorali, imaging 3D, intelligenza artificiale, sistemi CAD/CAM e diagnostica digitale permettono una visione più completa, precisa e tempestiva del quadro clinico.
Oncologia orale: l’importanza di riconoscere le lesioni precoci
Uno dei campi in cui la nuova odontoiatria sta facendo la differenza è l’oncologia orale. Le neoplasie del cavo orale, in particolare quelle della lingua, delle gengive, della mucosa buccale e del palato, sono in aumento in tutta Europa. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registro Tumori (AIRTUM), ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 4.500 nuovi casi di tumori della bocca, con una sopravvivenza a cinque anni ancora troppo bassa, soprattutto a causa della diagnosi tardiva.
Eppure, queste patologie iniziano quasi sempre con lesioni ben visibili e riconoscibili: leucoplachie, eritroplachie, ulcerazioni persistenti, cambiamenti della mucosa, noduli sospetti, sintomi che possono essere individuati durante una normale visita odontoiatrica. Il dentista, in questo contesto, diventa un vero e proprio sentinella oncologica. La sua formazione e la sua attenzione clinica possono permettere una diagnosi precoce, spesso salvando la vita al paziente.
È per questo motivo che le linee guida più aggiornate in materia di prevenzione oncologica raccomandano screening orali periodici, soprattutto nei pazienti fumatori, alcolisti, portatori di protesi incongrue o con una storia clinica oncologica personale o familiare. Anche l’infezione da HPV (Papilloma Virus Umano), sempre più diffusa nella popolazione giovane, è oggi riconosciuta come un fattore di rischio per i carcinomi orofaringei, e andrebbe monitorata anche in ambito odontoiatrico.
Nuove tecnologie e approccio multidisciplinare: il futuro della diagnosi
Il dentista non si limita all’ispezione visiva. Grazie all’introduzione di strumenti diagnostici avanzati, oggi è possibile identificare lesioni precancerose o sospette con tecnologie ad alta precisione. L’uso della fluorescenza tissutale, della spettroscopia Raman, della microscopia confocale, e della biopsia digitale guidata ha rivoluzionato il modo in cui si intercettano le lesioni a rischio oncologico. Queste tecnologie aumentano la sensibilità diagnostica, riducendo il margine di errore e permettendo interventi sempre meno invasivi ma altamente mirati.
Parallelamente, cresce l’esigenza di un team multidisciplinare che includa non solo l’odontoiatra, ma anche oncologi, chirurghi maxillo-facciali, otorinolaringoiatri, dermatologi, patologi orali e nutrizionisti. La collaborazione tra specialisti è la chiave per costruire percorsi terapeutici personalizzati, sicuri e tempestivi. Questo approccio è particolarmente importante nei pazienti oncologici già in trattamento, che spesso devono affrontare effetti collaterali a carico del cavo orale come mucosite, infezioni micotiche, xerostomia, osteonecrosi da farmaci o complicazioni implantari. Anche in questi casi, il dentista svolge un ruolo centrale, contribuendo a migliorare la qualità di vita del paziente.
L’odontoiatria preventiva come strumento di salute pubblica
In un’epoca in cui i sistemi sanitari sono sottoposti a grande pressione, l’odontoiatria preventiva assume una valenza strategica. Prevenire le patologie orali significa evitare complicanze sistemiche, ridurre l’uso di farmaci, abbreviare i tempi di diagnosi oncologica e contenere i costi della sanità pubblica. In questa prospettiva, l’educazione sanitaria del paziente, le campagne di sensibilizzazione e gli screening di massa diventano strumenti fondamentali.
Una moderna odontoiatria è, quindi, una odontoiatria di prossimità, che entra in relazione con il territorio, intercetta precocemente i segnali clinici e fornisce risposte accessibili, basate sulla scienza ma anche sull’ascolto del paziente.
Il Centro di Odontoiatria F. Perrini a Pistoia: eccellenza e innovazione
In Italia esistono realtà che rappresentano perfettamente questo nuovo paradigma. Il Centro di Odontoiatria F. Perrini di Pistoia è un esempio di struttura all’avanguardia, dove l’approccio integrato alla salute orale viene applicato concretamente ogni giorno. Dotato di tecnologie digitali di ultima generazione, come TAC Cone Beam, microscopia operativa, scanner intraorali, intelligenza artificiale per la diagnostica predittiva, il centro lavora con una filosofia basata sulla prevenzione, la diagnosi precoce e l’interazione multidisciplinare.
Particolare attenzione viene data proprio alla diagnosi delle lesioni precancerose e delle patologie mucose del cavo orale, con un protocollo clinico che prevede controlli regolari, documentazione fotografica, mappatura delle lesioni e collaborazione con centri ospedalieri specializzati in oncologia. Il team clinico del centro comprende professionisti con formazione specifica in patologia orale, chirurgia, medicina orale e implantologia con un’intero reparto dedicato alla prevenzione anche oncologica.
