Pedaggi autostradali: governo stoppa l’aumento in extremis

Pedaggi autostradali: governo stoppa l’aumento in extremis

Salvo colpi di scena, dal 1° agosto 2025 non scatterà l’aumento previsto dei pedaggi autostradali. L’emendamento introdotto durante l’iter del Decreto Infrastrutture, che prevedeva un incremento di 1 millesimo di euro per chilometro (equivalente a 1 € ogni 1.000 km) destinato all’ANAS, è stato infine ritirato per volontà del governo.

L’emendamento era stato firmato da relatori della maggioranza – tra cui Lega e Fratelli d’Italia –, ma ha subito innescato un’ondata di proteste da parte di opposizione e associazioni dei consumatori, bollando l’iniziativa come una “tassa estiva” sulle vacanze. Di fronte alla crescente tensione, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, ha chiesto il ritiro immediato . I deputati FdI, Antonio Baldelli e Massimo Milani, hanno ritirato la firma e annunciato il ritiro definitivo dell’emendamento.

L’emendamento avrebbe garantito circa 90 milioni di euro l’anno all’ANAS – utili per manutenzione, illuminazione e altri costi – ma ora il governo dovrà reperire le stesse risorse con canali alternativi.