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(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO) Il gruppo consiliare “Nuova Alleanza Popolare” ha abbandonato, ancora una volta, i lavori del Consiglio comunale in segno di ferma e motivata protesta, depositando agli atti un documento di netta contrarietà all’aumento della TARI.
Non è più tollerabile assistere in silenzio a un sistematico depauperamento delle risorse dei cittadini.
Siamo dinanzi all’ennesima prova di un’amministrazione scollegata dalla realtà, incapace di attuare politiche di contenimento dei costi e totalmente priva di visione.
Le famiglie e le imprese locali continueranno a pagare lo scotto di un’incapacità gestionale che ha assunto i contorni della colpa grave.
Quando viene meno il dialogo e ogni voce critica viene ignorata, l’unico strumento che resta alla minoranza responsabile è l’azione decisa. Tacere sarebbe corresponsabilità.
Ecco il testo depositato.
COMUNE DI MUGNANO DEL CARDINALE
GRUPPO CONSILIARE “NUOVA ALLEANZA POPOLARE”
DOCUMENTO DI PROTESTA
OGGETTO: Aumento Tariffe TARI 2025 Contrarietà e Richiesta Formale di Revisione
Il Gruppo Consiliare “Nuova Alleanza Popolare” esprime ferma e motivata contrarietà all’approvazione e applicazione delle nuove tariffe TARI per l’anno 2025, così come risultanti dalla Relazione Istruttoria allegata alla proposta deliberativa.
Si tratta di un aumento generalizzato, che colpisce indistintamente famiglie, pensionati, esercenti, artigiani e piccole attività produttive, in un momento in cui la crisi economica, il calo dei consumi e l’instabilità dei mercati già impongono pesanti sacrifici ai nostri cittadini
1. Contraddizione con gli impegni assunti: L’Amministrazione comunale in carica si era pubblicamente impegnata per un contenimento della pressione fiscale. Il deliberato aumento delle tariffe TARI per il 2025 rappresenta una smentita netta di quanto promesso e costituisce una grave frattura di fiducia con la cittadinanza.
2. Incrementi significativi e sproporzionati: Dalla Relazione Istruttoria si evince che, per molte categorie, l’aumento tariffario è rilevante. Si riportano alcuni esempi emblematici:
• Famiglia di 4 persone:
o Quota fissa: 0,48 €/mq
o Quota variabile: 322 €
• Attività commerciali e artigianali:
o Bar: 12,79 €/mq (fissa) + 9,34 €/mq (variabile)
o Ristoranti: 9,00 + 19,27 €/mq
o Ortofrutta, pescherie: 11,04 + 32,60 €/mq
o Parrucchieri, estetisti: 5,94 + 11,50 €/mq
Tali cifre confermano una tendenza al rialzo marcata, senza una corrispondente crescita della qualità del servizio offerto.
3. Servizio invariato, costi in crescita: Nonostante l’adozione del metodo ARERA MTR-2, che impone standard di efficienza e qualità, non si rilevano miglioramenti tangibili nella raccolta, nello smaltimento o nella comunicazione con l’utenza. La raccolta differenziata ferma al 45% è un dato emblematico della stagnazione del servizio, mentre le tariffe aumentano.
4. La rateizzazione non è una concessione ma un obbligo di legge: L’amministrazione insiste nel presentare la possibilità di rateizzazione come misura a favore dei cittadini.
È doveroso ricordare che la rateizzazione del tributo è prevista dal DPR 158/1999 e dalle successive normative attuative, ed è quindi un diritto riconosciuto agli utenti, non una misura straordinaria né un merito gestionale.
5. Totale assenza di condivisione e confronto: La costruzione della nuova struttura tariffaria è avvenuta senza alcuna concertazione con le categorie economiche, le rappresentanze associative, le famiglie. Il principio costituzionale della partecipazione è stato disatteso in un momento in cui si sarebbe reso necessario il massimo coinvolgimento del tessuto sociale ed economico locale.
RICHIESTE FORMALI
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, il Gruppo Consiliare “Nuova Alleanza Popolare” chiede formalmente:
1. Che il presente documento venga letto in aula consiliare e allegato agli atti ufficiali della seduta odierna;
2. Che si proceda ad una sospensione della deliberazione per una revisione immediata del Piano Economico Finanziario (PEF), alla luce degli impatti documentati sulle utenze domestiche e non domestiche;
3. Che venga attivato un tavolo di confronto permanente con le categorie produttive e sociali del territorio, finalizzato alla rimodulazione equa e sostenibile delle tariffe;
4. Che si avvii un percorso di trasparenza, controllo e razionalizzazione dei costi del servizio rifiuti, con eventuale coinvolgimento di un soggetto terzo indipendente per l’analisi dei dati.
Conclusioni
Quella che si sta approvando non è una semplice tariffa, ma una vera e propria manovra regressiva, che scarica sulle spalle dei cittadini la rigidità del sistema e l’assenza divisione strategica. In un momento così delicato, l’aumento delle tariffe non è solo un errore tecnico, ma un errore politico e sociale.
Mugnano del Cardinale 30/06/2025
I CONSIGLIERI DI NUOVA ALLEANZA POPOLARE
