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In Irpinia, ogni giorno, tre donne arrivano in ospedale a seguito di aggressioni subite tra le mura domestiche. È il dato allarmante emerso nel corso di un focus sulla violenza di genere promosso dall’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, un’iniziativa formativa rivolta al personale sanitario e realizzata in collaborazione con la Prefettura e la Procura della Repubblica.
L’incontro ha visto la partecipazione del prefetto Rossana Riflesso e del procuratore capo Domenico Airoma e si è concentrato sull’importanza del ruolo degli ospedali e dei presidi territoriali nell’accoglienza e nella presa in carico delle vittime. Un tema urgente che impone una risposta integrata da parte delle istituzioni.
Proprio in questa direzione si muove il protocollo d’intesa sottoscritto tra l’Azienda “Moscati”, l’Asl, la Prefettura, la Procura, l’Arma dei Carabinieri e le aziende consortili, che punta a garantire un coordinamento efficace tra gli attori coinvolti, assicurando interventi omogenei e tempestivi.
Secondo i dati riferiti ai primi cinque mesi del 2025, sono oltre 320 le persone, in gran parte donne, che si sono rivolte alle strutture socio-sanitarie della provincia per episodi di violenza domestica. Una cifra che restituisce la portata di un fenomeno sommerso, ma profondamente radicato, e che impone di rafforzare i percorsi di prevenzione, ascolto e protezione, sia sul fronte sanitario che su quello giudiziario. Gli ospedali, primi avamposti di contatto, diventano così punti cruciali per riconoscere, accogliere e sostenere chi subisce violenza.
