Sicurezza sul lavoro: un dovere condiviso e una responsabilità civile

Sicurezza sul lavoro: un dovere condiviso e una responsabilità civile

di Salvatore Guerriero – Presidente Nazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO (PMI INTERNATIONAL)

In un tempo in cui la trasformazione del lavoro corre veloce, la sicurezza non può essere un tema secondario. Anzi, è un punto fermo, un principio cardine, un dovere morale e giuridico condiviso da tutti: imprenditori, lavoratori, istituzioni, famiglie. Nella nostra Confederazione, che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese, abbiamo visto crescere negli ultimi anni la sensibilità degli imprenditori su questo fronte. Non è solo una questione di norme da rispettare o di controlli da evitare: è la consapevolezza profonda che ogni persona che lavora va tutelata nella sua integrità, nella sua salute, nella sua dignità.

Chi fa impresa sa bene che una vita spezzata o un incidente sul lavoro rappresentano una ferita non solo umana, ma anche organizzativa, sociale, economica. Ecco perché la sicurezza non è un costo, ma un investimento: un’impresa che mette al centro la tutela dei propri collaboratori costruisce anche un futuro più stabile e sostenibile per sé stessa e per il territorio in cui opera.

Salutiamo con favore la nuova strategia del Governo in tema di sicurezza, il rafforzamento dei fondi per le imprese virtuose, l’apertura di un confronto costruttivo con le parti sociali. Ma accogliamo con ancora maggiore convinzione l’idea di estendere la cultura della sicurezza anche al mondo della scuola. È da lì, dalle aule e dai laboratori, che si deve cominciare a formare un senso civico moderno, dove la prevenzione non è un’imposizione esterna ma un’abitudine, una forma di rispetto verso sé stessi e verso gli altri.

Anche i lavoratori hanno un ruolo essenziale in questa sfida: conoscere, aggiornarsi, applicare correttamente le misure di sicurezza significa contribuire attivamente a un ambiente più sano e sicuro. La sicurezza, infatti, è una catena: si rompe se uno solo dei suoi anelli viene meno.

Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento del 1° maggio, sono state chiare e forti. Ha chiamato tutti – istituzioni, imprese, cittadini – a fare quadrato intorno a un impegno che riguarda la qualità stessa della nostra democrazia. È una chiamata che noi, come Confederazione delle Imprese nel Mondo, accogliamo con convinzione. Perché la sicurezza sul lavoro non è una battaglia di qualcuno. È un dovere collettivo. E come tale va onorato, ogni giorno.