“In un quadro complessivamente difficile per le impree e per le famiglie irpine, emerge un segnale positivo dalle intenzioni di spesa dei consumatori per le festività natalizie”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.
“Dal consueto sondaggio commissionato alla Ipsos dalla nostra associazione – prosegue il dirigente dell’organizzazione – i nostri concittadini progettano di spendere mediamente 223 euro per i doni da mettere sotto l’albero, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi, infatti, al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al 6%. L’inflazione continua ad orientare anche l’utilizzo delle risorse, pure se in modo meno pressante dello scorso anno. Gli italiani che dichiarano di voler contenere la spesa per i regali per questo Natale sono il 43%: una quota in diminuzione rispetto al 47% dello scorso anno, ma ancora rilevante. Continua, dunque, la polarizzazione tra chi dispone di risorse e chi non può spendere: a trainare l’incremento del budget medio è infatti l’aumento dei consumatori che manterranno invariata la spesa (che passano al 41%, dal 39% dello scorso Natale) e di quelli che pianificano di spendere di più (17% nel 2023, erano il 14% nel 2022).
Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici (24%).
I negozi, poi, riconquistano i giovani, ma crescono le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene rivendita (33%, era il 29%), in lieve flessione le attività di vicinato (20%). Ma, a sorpresa, si assiste ad una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte degli italiani tra i 18 ed i 34 anni: la quota dei giovani che comprano qui passa dal 20 al 22%. E’ il web però a fare la parte del leone, con il consolidamento delle grandi piattaforme di eCommerce, cui intende rivolgersi per comprare un dono il 68% degli intervistati. Lo scorso anno era il 63%”.
“Anche se le previsioni per il nuovo anno non sono rosee – conclude Marinelli – auspichiamo che sempre più persone scelgano per Natale prodotti del territorio e riscoprano il piacere di spendere nei negozi di vicinato, assumendo la consapevolezza che in tal modo si alimental’economia locale”.