AVELLA. Libri di storia, un pensiero nel giorno del ricordo: le foibe

AVELLA. Libri di storia, un pensiero nel giorno del ricordo: le foibe

Antonella Pecchia membro del coordinamento del Forum dei Giovani e co-referente del Comitato Civico ha voluto con una nota ricordare la solennità celebrata oggi ed istituita con la legge del 30 marzo 2004. Essa vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Ecco la nota : “Le foibe sono forse una delle pagine più nere del passato italiano. Il 30 aprile 1945, era il giorno della ritirata delle truppe tedesche, la fine della guerra. A Trieste,però,Tito aveva condotto una vera e propria “Rase for Trieste”Entrato in territorio italiano, lasciando credere inizialmente di essere liberatore, si rivelò poi portatore di terrore e di morte. Ciò che volevano gli slavi,in realtà, era la morte della parola Italia. Il dovere del ricordo nasce perchè a morire con atrocità furono vite umane. Le vittime,circa 20mila, furono legati l’uno all’altro e trucidati, gettati in quelle profonde fosse chiamate Foibe. L’unica colpa era l’essere italiani, di credere nel Tricolore. Da italiana mi sento in dovere di ricordare, di donare agli altri il ricordo(scriutto in purtroppo poche pagine di storia) di quella “via crucis” a cui i nostri italiani furono condannati. Il ricordo è il primo passo per evitare un ripetersi in futuro. Futuro che mentre nel resto d’europa era iniziato nel 1945, a Trieste è nato il 27 ottobre 1954, giorno in cui fu possibile riesibire il tricolore sulla caserma Postiglioni a Trieste.”