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È scomparso Benedetto Fusco, già Prefetto della Repubblica Italiana, figura di spicco dell’amministrazione statale e punto di riferimento per le comunità in cui ha operato.
Originario di Avella, Fusco ha saputo interpretare il ruolo istituzionale con una rara combinazione di rigore e garbo, determinazione e capacità di dialogo, cultura e umiltà. La sua carriera è stata segnata da una profonda onestà e da un instancabile impegno nello studio, nella convinzione che chi rappresenta lo Stato debba possedere, senza eccezioni, tutte le qualità necessarie a mostrarne il volto migliore.
Dopo aver ricoperto numerosi incarichi nella provincia di Avellino, è stato Prefetto in Calabria, Benevento, Foggia e Potenza. A Pompei ha svolto le funzioni di Commissario Straordinario del Comune, rappresentando la città nel 2003 in occasione della storica visita di Papa Giovanni Paolo II.
Tra i momenti più significativi della sua carriera, spicca l’azione condotta a Foggia per contrastare con fermezza la criminalità organizzata, senza mai perdere la capacità di ascolto e il rispetto verso i cittadini.
La sua vita, segnata da un profondo senso dello Stato e da un costante impegno per la collettività, lascia un segno indelebile. Un esempio di come il servizio pubblico possa essere esercitato con dignità, competenza e umanità.
