Comunicato stampa: Scafati Arancione

Comunicato stampa: Scafati Arancione

In data 06/09/2016, il laboratorio politico “Scafati Arancione, ha inoltrato alla commissione d’accesso un dettagliato faldone contenenti denunce ed esposti compiuti nel biennio 2010-2012 all’interno del quale si possono evincere temi sui quali la commissione ha lavorato ininterrottamente in questi sei mesi.
Dagli appalti agli sprechi, da campagne elettorali svolte con presunti abusi fino alle deleghe ai consiglieri comunali, dal rifacimento delle strade allo staff del sindaco, dal piano comunicazione fino ai grandi eventi e dalle varie emergenze rifiuti che la città ha attraversato in questi anni, come quella relativa alla discarica di via Casciello che mise in luce la questione della ditta Overline.
Un dossier che consta di decine e decine di denunce che abbiamo deciso di inoltrare al pool prefettizio affinché si comprenda come sul territorio, forze politiche come la nostra, stanno denunciando da anni un sistema che, a nostro giudizio, ha letteralmente lottizzato e occupato ogni spazio della vita pubblica di questo paese.
Decide di segnalazioni alle autorità competenti che oggi, a distanza di anni, sembrano essere profetiche rispetto all’attività di indagine della commissione d’accesso e degli organi preposti alla Banner cartesioverifica della trasparenza e del non condizionamento da parte di forze esogene sull’amministrazione scafatese.
Il nostro vuole essere un ulteriore messaggio di legalità e coraggio che vogliamo rendere pubblico, informando innanzitutto i tecnici della commissione che sta lavorando a Scafati da ormai sei mesi.
Siamo ben consapevoli del lavoro che abbiamo svolto in questi anni e consci del fatto che, ahinoi, avevamo ragione quando ci indignavamo rispetto ad un modus operandi più che discutibile e che, a distanza di anni, è finita sotto la lente degli inquirenti.
Continueremo svolgere il nostro ruolo con abnegazione, passione, coraggio e con l’umiltà di chi crede che la politica sia davvero una cosa seria e che la gestione della cosa pubblica sia cosa ben diversa da quella vista in questi anni nella nostra città.