LAURO. Giorgia Meloni infiamma la platea della Certosa di San Giacomo, almeno cinquecento presenze

LAURO. Giorgia Meloni infiamma la platea della Certosa di San Giacomo, almeno cinquecento presenze

«Siamo quella parte del centrodestra che è rimasta coerente a livello nazionale, che non ha mai sbandato, che non ha fatto inciuci con Renzi. Pensiamo che il centrodestra a livello nazionale, così come lo abbiamo conosciuto, sia ormai morto. E quindi riteniamo che il nuovo progetto politico di centrodestra debba ripartire dai territori dove si può ricostruire il fronte antagonista alle sinistre». Nel corso del convegno organizzato dai militanti valligiani di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, il leader nazionale del partito Giorgia Meloni ha arringato la platea della Certosa di San Giacomo, almeno cinquecento presenze, lanciando lo sprint verso le regionali.

«Sosteniamo Caldoro e la coalizione che ha amministrato in questi cinque anni in Campania ma chiediamo ai nostri alleati un ruolo più centrale per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale». E’ questo il messaggio che la Meloni ha lanciato ai suoi sostenitori, accorsi nel maniero lauretano anche per conoscere da vicino i candidati che saranno messi in campo dal partito. Tre sono ufficiali: Orazio Sorece, Genoveffa Pizza e Carmela Diana. Cresce l’attesa per il quarto nome, che sarà comunicato nei prossimi giorni.

La Meloni ha parlato alla pancia della gente, toccando temi popolari. Ha accennato all’Imu agricola, «che mette le mani in tasca ai poveri cristi per rimpinguare i conti correnti delle lobby affaristiche che sostengono Renzi e il suo Governo», ed anche al pericolo rappresentato dall’Isis: «bisogna fermare i barconi degli immigrati che noi paghiamo pur essendo tutti disoccupati».

Poi, il ruolo dell’Irpinia nello scacchiere politico regionale. «Tanto ci si aspetta da Avellino», ha dichiarato la Meloni, In questa provincia speriamo di ottenere il risultato che potrebbe stupire di più rispetto alle tornate precedenti. C’è una classe dirigente che sta crescendo e con la quale lavoriamo per dare risposte ad un territorio che in questi anni è stato oltremodo mortificato e che invece ha tantissime opportunità finora mai utilizzate».