LAURO. A due anni dalle elezioni parla il consigliere di “Lauro Giovane” Francesco Mazzocca.

LAURO. A due anni dalle elezioni parla il consigliere di Lauro Giovane Francesco Mazzocca.

Con il mese di maggio arriva un altro compleanno per l’amministrazione comunale di Lauro e coincide con una campagna elettorale per le elezioni regionali che si preannuncia intensa. Le problematiche politiche e amministrative del comune e del territorio da affrontare sono molte. Ne parliamo con Francesco Mazzocca, giovane consigliere comunale ed esponente del gruppo d’opposizione Lauro Giovane.

Francesco, un altro anno di amministrazione sta per giungere al termine. Le cose non sembrano andare diversamente dal passato, anzi. I problemi restano, ma vi hanno accusato di essere poco propositivi, di attaccare senza costrutto. Cosa ti senti di rispondere? Chi afferma ciò sa di dire cose non vere. Dal primo giorno successivo al nostro insediamento ci siamo dimostrati collaborativi e propositivi sugli argomenti che ci sono a cuore e sono a cuore ai cittadini. Ma abbiamo ricevuto solo insulti e i soliti trucchi da politicanti, le solite logiche insomma. Le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti, le abbiamo spiegate sui giornali, sulla rete e in manifestazioni pubbliche, cercando il confronto con i cittadini, cosa alla quale loro non sono più abituati. Così facendo abbiamo preso posizione sull’ambiente, con un progetto serio e fattibile, e sulla scuola. In più, negli ultimi tempi abbiamo rilanciato progetti economici per il benessere di Lauro: l’area pedonale nel centro storico durante i mesi estivi, wi-fi zone gratuita, il bilancio partecipato e la vecchia questione del passo carrabile in via Casa Damiano. Chi ci ignora non può accusarci di inerzia, le proposte ci sono ma non vengono prese in considerazione per interessi di parte. Per continuare sulla strada della vecchia politica e per dirci sempre di no, lasciano da parte gli interessi dei cittadini. Anzi sembra quasi che la colpa sia di chi propone e viene ignorato piuttosto che di chi ignori.

E tra le varie questioni da te elencate, quali credi siano priorità in questo momento? Il nostro comune non naviga in acque tranquille. I problemi sono molti e l’amministrazione non solo non è in grado di affrontarli , ma piuttosto li aumenta. Ma se devo scegliere , le questioni principali da risolvere sono due: la trasparenza e la scuola. La questione trasparenza non viene considerata dai governanti del nostro paese: sono abituati a gestire il comune come cosa propria, nel buio delle stanze, ignorando il benessere dei cittadini. Questo è causa di cattiva gestione. Per porre rimedio al problema esistono vari strumenti, tra cui il bilancio partecipato che abbiamo già rilanciato ultimamente. Con il bilancio partecipato i cittadini avrebbero la possibilità di entrare nelle spese del comune per aumentare i servizi che in questo momento sono minimi e scadenti. Ma l’amministrazione è sorda, per non dire spaventata dal confronto con la popolazione. Mai si ricordano spazi pubblici di discussione o un confronto sano e vero tra questi amministratori e gli elettori.

E la scuola? La questione scuola si trascina da quasi due anni e sinceramente è troppo. Abbiamo assistito ad innumerevoli proposte e controproposte, alcune in contrapposizione tra loro. Decine di promesse, di progetti poi accantonati poi ripresi e di nuovo accantonati. Chissà se si chiedano mai dove sia finita la loro credibilità. L’ultimo progetto risale a qualche giorno fa: si parla di nuovo di espropri, dei locali del giudice di pace e di fantomatici milioni di euro. Io dico: basta! E’ grottesco sentire l’ennesimo disegno diverso dopo due anni di peregrinazioni dei poveri ragazzi. Sulla scuola bisogna dire che il comune non può permettersi acquisiti (ma poi immotivati!) e non può permettersi di eliminare la possibilità di continuare ad avere il giudice di pace sul nostro territorio, togliendo l’indotto che esso crea. Ma sulla scuola presenteremo a breve la nostra idea.

Ultimamente è ritornata alla ribalta la questione della clinica “Parco degli ulivi”, alla quale gli amministratori di Lauro sono sembrati immediatamente sensibili con diverse manifestazioni pubbliche sul caso. Tu cosa ne pensi? Io credo che la questione sia importante e lo sia sempre stata, non solo ultimamente. Anzi, vedo questo improvviso interessamento troppo coincidente con l’inizio della campagna elettorale per le regionali e questa è una mancanza di rispetto nei confronti degli ex dipendenti che hanno vissuto e vivono sulle loro spalle il problema da anni. Lo vedo come un tentativo di sfruttare la questione per beceri motivi elettorali. Perché riprendere improvvisamente il tema quando non si sa chi fra un mese sarà il responsabile politico dei fatti? E perché quando il governo regionale era nel pieno della gestione Caldoro, compagno di partito del sindaco di Lauro, nessuno ha mai mosso un dito? Dove erano i garanti del tempo, che adesso vogliono ritornare tali? Sui servizi e soprattutto sul lavoro bisogna avere rispetto e credibilità. Sinceramente manifestare con chi non ha rispetto e non ha credibilità non è una cosa utile. Per questo ritengo opportuno mettere da parte la competizione elettorale e ragionare su un percorso serio con chi governerà questa regione, con certezza, nei prossimi anni.