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Non si arresta l’impegno delle forze dell’ordine contro la caccia illegale e la detenzione abusiva di fauna selvatica. In questi giorni, i carabinieri forestali, in collaborazione con il WWF e altre organizzazioni ambientali, hanno intensificato i controlli nei territori delle province di Napoli e Caserta, accertando diverse violazioni della normativa vigente.
A Lusciano, nel Casertano, i militari del Nucleo CITES di Napoli, insieme alle guardie zoofile e venatorie del WWF, hanno individuato una voliera collocata all’interno di un giardino privato, visibile dalla strada. Al suo interno sono stati trovati una ghiandaia e un lucherino, due esemplari appartenenti a specie protette, detenuti senza alcuna autorizzazione. Il proprietario, un uomo di 79 anni, è stato denunciato per violazione della legge 157 del 1992, che tutela la fauna selvatica quale patrimonio indisponibile dello Stato. Gli animali sono stati sequestrati e affidati al Centro Recupero Animali Selvatici dell’ASL Napoli 1 per la riabilitazione e un futuro rilascio in natura.
Un secondo intervento si è svolto sull’isola d’Ischia, in località Schiappone, nel Comune di Barano. I carabinieri forestali del nucleo di Casamicciola Terme, supportati dal personale del WWF, hanno scoperto in un’area boschiva una serie di strumenti usati per il bracconaggio: 14 trappole metalliche, 65 cartucce e un richiamo acustico vietato, utilizzato per attrarre illegalmente la fauna selvatica. Tutto il materiale è stato sequestrato, poiché impiegato in violazione delle normative sulla caccia e sulla custodia delle munizioni.
Le indagini e i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, nell’ottica di una più ampia strategia di contrasto al bracconaggio, fenomeno ancora diffuso e dannoso per l’equilibrio dell’ecosistema. Le autorità invitano i cittadini a segnalare ogni possibile attività illecita, contribuendo così alla tutela concreta della biodiversità e del patrimonio naturale collettivo.


